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Lettera aperta del M5S al sindaco di Faenza

"La politica nazionale che lei definisce “insuperabile nel dar vita a situazioni paradossali” è dettata, forse se ne è dimenticato, da un governo che fa riferimento per la maggioranza al PD"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Leggiamo con stupore il comunicato, inviato alle agenzie di stampa e pubblicato sulla sua pagina facebook, con cui lei si rivolge ai cittadini faentini in relazione al pagamento della mini-IMU. La politica nazionale che lei definisce “insuperabile nel dar vita a situazioni paradossali” è dettata, forse se ne è dimenticato, da un governo che fa riferimento per la maggioranza al PD, perdipiù a braccetto con il centro-destra di Alfano. Lo stesso partito, ora guidato dal suo amico “nuovo che avanza” Renzi, che, ci risulta, l'ha candidata  a Sindaco della città e la sta tutt'ora sostenendo alla guida dell'amministrazione faentina. Lo stesso partito che ha votato a favore del decreto IMU una tantum al Senato all'inizio di Gennaio (contrario il M5S). Davvero ha creduto che questo governo avrebbe completamente abolito l'IMU? Ma dove vive? Questa finta abolizione messa in campo dal Governo Letta, per dare un contentino a Berlusconi, Brunetta e l'ex alleato PDL, che allora minacciavano un giorno si e uno no la crisi di Governo, è stata da sempre denunciata, condannata e criticata dal M5S, che sapeva che presto sarebbe stata introdotta una nuova tassa “direttamente a discapito dei servizi ai cittadini”, come scrive lei nel comunicato. E l'arrivo di questa nuova richiesta di pagamento, denominata mini-IMU, è la prova che, come spesso accade, avevamo ragione noi. Lei dice di aver poi “condiviso la protesta netta e decisa di tanti sindaci mirata all'annullamento di quanto previsto dal decreto” e cita la proposta avanzata dai colleghi sindaci emiliano-romagnoli di un inasprimento della tassa sulle vincite del gioco d'azzardo quale soluzione per recuperare la quota di gettito fiscale a copertura della mini-IMU. Si, è vero, lei ha messo la sua firma al sacrosanto appello dell'ANCI Emilia Romagna. Ma, a casa nostra, quando si condivide una battaglia la si porta avanti in maniera decisa, mettendoci la faccia e facendo valere le proprie ragioni anche con dichiarazioni coraggiose e forti. Come quelle che abbiamo sentito, per esempio, dal Presidente ANCI E.R. e Sindaco di Imola Manca, ma anche dal Sindaco di Ravenna Matteucci e dal Sindaco di Parma Pizzarotti. Ma sappiamo che a lei piace il profilo basso....Gli appelli dei sindaci sono, per la verità, stati tre. Uno qualche giorno prima della votazione del Decreto IMU al Senato, in cui, come ANCI, veniva presentato l'emendamento sul gioco d'azzardo. Poi il PD (sempre il partito che la sostiene) ha ritirato tutti gli emendamenti, compreso quello dell'ANCI. E' allora arrivato un altro appello, questa volta rivolto direttamente ai parlamentari PD, in cui i sindaci chiedevano di non votare il Decreto senza l'approvazione del loro emendamento. Anche questa richiesta è stata inascoltata e il Decreto è passato al Senato. E' poi arrivata l'ultimo appello, a frittata fatta, in cui si chiede, tra l'altro, la possibilità di detrarre la mini-IMU dall'IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi. Quando il Ministro Graziano Delrio, con cui lei dice di aver parlato direttamente, ha bocciato l'emendamento dell'ANCI, abbiamo letto le piccatissime dichiarazioni di Manca (esponente PD) e di Pizzarotti che si sono espressi con termini come “Basta balle!” o “Il problema è solo di volontà politica”. Lei invece, a quanto ci risulta si limita a questo comunicato, con un rammarico e un “purtroppo”. Ora, dopo, non dimentichiamoci, aver alzato l'aliquota ed aver causato il pagamento della mini-IMU ai cittadini faentini, ci mette una pezza e rassicura i contribuenti che il Comune non applicherà né sanzioni, né interessi per ritardato pagamento sui versamenti effettuati in data successiva al 24 gennaio e fino al 16 giugno 2014. Magra consolazione...Vuol sapere, Signor Sindaco, chi invece ha fatto proprio il sacrosanto appello dei sindaci E.R., andando oltre le ideologie di partito? Eh si, proprio il M5S. Nell'imbarazzante silenzio del “nuovo che avanza” Renzi, l'emendamento per tassare il gioco d'azzardo ed evitare il pagamento della mini-IMU è stato presentato alla Camera dai parlamentari 5 Stelle, con prima firmataria la deputata reggiana Maria Edera Spadoni. Ora, con la riapertura dei termini di presentazione per il passaggio alla Camera, il Movimento 5 Stelle chiamerà tutti i parlamentari alle proprie responsabilità. In politica contano i fatti e non le parole: alle dichiarazioni sui mass media devono seguire atti concreti. I primi cittadini in Emilia Romagna hanno fatto una valida proposta che deve essere assolutamente sostenuta in modo trasversale da tutti i parlamentari, a prescindere dal gruppo di appartenenza. Ora tocca ai parlamentari del Pd appoggiare l'emendamento 5 Stelle. Non c'è bisogno di continuare a incalzare il Governo sul tema nei prossimi mesi (quello che lei considera l'obiettivo massimo...), basta che il PD (sempre il partito che la sostiene) voti l'emendamento 5 Stelle e le vostre richieste saranno esaudite. Semplice. Lo farete? Noi un dubbio ce l'abbiamo, sappiamo che c'è l'ordine di scuderia di non votare favorevolmente qualsiasi proposta, seppur valida, che arriva in Parlamento dal M5S. Ormai ne siamo consapevoli. Speriamo di sbagliarci. Ma d'altronde che cosa ci si può aspettare da un partito che solo pochi giorni fa ha votato favorevolmente ad un emendamento al famigerato decreto “Salva Roma” che voleva penalizzare i comuni che cercano di limitare il gioco d'azzardo? Una vergogna poi ritirata solo grazie all'intervento del M5S e non del suo paladino Renzi.
 

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