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Liberi e Uguali verso le elezioni: "Solo con noi in Italia può rinascere una 'vera' sinistra"

"Perchè mi sono candidata alle elezioni con Liberi e Uguali? Perchè non avrei potuto fare altro". Così Ilaria Morigi, già coordinatrice di Sinistra per Ravenna, spiega la sua candidatura per la Camera nei collegi uninominali

"Perchè mi sono candidata alle elezioni con Liberi e Uguali? Perchè non avrei potuto fare altro". Così Ilaria Morigi, avvocato 44enne già coordinatrice di Sinistra per Ravenna, spiega la sua candidatura per la Camera nei collegi uninominali con il neopartito del presidente del Senato Pietro Grasso. "La mia è una scelta personale, seppur sostenuta dagli amici di Sinistra per Ravenna - spiega Morigi - Ho spiegato che mi sarei autosospesa da coordinatrice per candidarmi alle elezioni politiche. La scelta della candidatura deriva dal mio percorso personale, dal mio vissuto: mi sono sempre occupata di temi quali diritti e lavoro e per me non c'era altra opzione praticabile. Candidarmi con un partito che ha estromesso una persona come Sergio Lo Giudice e non è riuscito ad approvare la legge sullo Ius soli? Impensabile. Diciamo quindi che è stata una scelta "convintamente obbligata", in quanto non riuscivo a contemplare altro, dopo la delusione anche del progetto di Pisapia".

La candidata di Liberi e Uguali critica diverse cose al Pd, non solo a quello nazionale ma arrivando anche alla sezione locale, i cui candidati hanno spiegato in sostanza che ogni voto non dato ai democratici sarà un voto dato alla Lega Nord: "Credo che il voto veramente utile sia quello dato a una forza che possa davvero rappresentare la sinistra in Italia - continua Morigi - quindi non condivido questa impostazione dettata dal Pd". E a lei si unisce Guido Pasi, ex assessore regionale al turismo (storicamente di Rifondazione Comunista) che sostiene la candidatura di Morigi: "Non è possibile invocare la scomparsa della sinistra: in nome di quale proposta noi dovremmo sacrificarci? L'argomento del voto utile mi pare debole di fronte a quello che sosteniamo, ovvero che serve un punto forte da cui fare ripartire la sinistra. Una volta la democrazia cristiana si definiva un partito di centro che guardava a sinistra: oggi abbiamo Renzi che è di centro ma che guarda a destra e si prepara a una possibile alleanza con Berlusconi, soprattutto visto che è probabile che le future coalizioni non saranno di centro-sinistra, ma di centro-destra. L'unico che può battere le destre è il centro-sinistra, certo, ma ha bisogno di una "vera" sinistra per potersi comporre, e Liberi e Uguali è l'unica possibilità che abbiamo per ricostruire una sinistra in Italia".

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