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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Lido di Dante verso l'espansione: sì a nuove costruzioni

La delibera è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e del consigliere Maurizio Bucci (Pdl), il voto contrario del Movimento 5 Stelle, l’astensione di Lista per Ravenna, Lega Nord e Pdl.

Il consiglio comunale ha approvato la presa d’atto dell’adesione del Comune di Milano all’accordo di secondo livello (in base all’articolo 18 della legge regionale 20 del 2000) relativo al comparto S15 Lido di Dante – trasferimento campeggio, all’interno del Poc. La delibera è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e del consigliere Maurizio Bucci (Pdl), il voto contrario del Movimento 5 Stelle, l’astensione di Lista per Ravenna, Lega Nord e Pdl.

Il consiglio ha inoltre approvato all’unanimità un ordine del giorno collegato alla delibera presentato dai consiglieri del Pd Silvia Savorelli, Antonio Zampiga e Mariella Mantovani. La delibera è stata illustrata dall’assessore all’Urbanistica Libero Asioli. Asioli ha spiegato che il Comune di Milano, proprietario di un’area piuttosto marginale e di modesta estensione all’interno del comparto, della superficie di 18.150 metri quadri, era l’ultimo soggetto, tra i proprietari, che doveva ancora aderire all’accordo di secondo livello.

Ora si potrà procedere alla sottoscrizione dell’accordo di terzo livello e alla redazione del Piano urbanistico attuativo (Pua), passaggi necessari all’attivazione del comparto, adiacente all’abitato di Lido di Dante, che prevede il potenziamento dell’offerta turistica prevalentemente con strutture ricettive all’aria aperta.

Francesca Santarella (Movimento 5 Stelle) ha detto di ritenere che “lo spostamento dell’area edificabile rispetto a una zona naturalistica di pregio, come era nelle intenzioni iniziali, sia un fatto positivo” ma che comunque permangano “elementi di criticità rispetto alla sostenibilità ambientale – siamo in prossimità della piccola parte superstite di pineta ed edificazioni potrebbero rovinarla in maniera irreversibile attirando acqua salina durante i lavori di drenaggio del terreno per la realizzazione dalle fondazioni –dato che, ad esempio ci risulta molto difficile ritenere che per realizzare la struttura alberghiera non verranno previste fondazioni tradizionali-. Per cui esprimeremo voto contrario per quanto riguarda la delibera e favorevole per quanto riguarda l’ordine del giorno”. In dichiarazioni di voto il consigliere Santarella ha aggiunto che, “stante la gravissima situazione legata alla subsidenza, causata anche dal prelievo di gas dai pozzi antistanti Lido di Dante, situazione per cui persino il dottor Nobili della Forestale, ad una commissione, ha sottolineato che dovremo pensare ad un rimodellamento della linea di costa, ci chiediamo se, scusandoci con chi ha proposto il pur ottimo odg, tutto questo non si riveli “aria fritta”. Se scompare la spiaggia, se scompare la pineta, a che cosa serve la lottizzazione e l’albergo ecocompatibile?”.
 
Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ha detto di “non avere nulla da dire sulla delibera, perché di fatto dà il via libera a un progetto fermo da tempo e che ha l’obiettivo di dare slancio a Lido di Dante. Ciò non vuol dire però che daremo il via libera anche al progetto, che riteniamo superato e da rivedere, alla luce di ciò che oggi la località è in grado di sostenere dal punto di vista ambientale. Va ricercato un punto di equilibrio tra le diverse esigenze in campo, quelle di sviluppo e quelle di tutela, evitando che l’ampliamento del paese si risolva in un eccesso di cementificazione o comprenda interventi incongrui (come l’area capanni, che non ha mai avuto un gran senso ed ora non ne ha più). Affinché poi il raddoppio, in pratica, del paese non significhi una cattedrale nel deserto, bisogna risolvere le carenze strutturali che rappresentano da sempre una palla al piede di Lido di Dante: l’allargamento e la messa in sicurezza della via Marabina, una pista ciclabile sull’argine destro dei Fiumi Uniti, la sostituzione del vecchio ponte di guerra tra il paese e Lido Adriano, il riordino dei capanni da pesca alla foce del fiume, il risanamento dell’area golenale degradata (area Sirri) per riqualificarla e destinarla a meta turistica, un approdo per le piccole imbarcazioni da diporto.  Siamo favorevoli all’ordine del giorno perché introduce maggiori garanzie sulla sostenibilità ambientale di questa nuova lottizzazione”.
 
Paolo Guerra (Lega Nord) è intervenuto per dichiarazione di voto, annunciando l’astensione per quanto riguarda la delibera e motivandola con la considerazione che “comprendo la necessità di valorizzare Lido di Dante ma non ho elementi per capire se si tratta di un intervento adeguato”, e voto favorevole all’ordine del giorno. Durante la replica l’assessore Asioli ha commentato: “L’ordine del giorno evidenzia sia la necessità di una nuova espansione e di un potenziamento dell’offerta turistica per Lido di Dante, sia il fatto che tale espansione deve essere ambientalmente sostenibile. Il Poc dà già ampie garanzie in questo senso, che l’ordine del giorno ha reso ancora più esplicite.
Io credo molto in questo intervento, pur essendo consapevole che il piano inizialmente presentato debba essere rivisto, e sono convinto che in tempi rapidi si faranno avanti con ogni probabilità investitori, perché Lido di Dante ha una sua peculiare attrattività. Voglio infine sottolineare che un’area di 171mila metri quadri vedrà un’urbanizzazione dai 5 agli 8mila metri, cioè a bassissima intensità”.
 

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