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Sanità, liste d'attesa: "Abbiamo ottenuto grandi miglioramenti"

L'assessore alle politiche sociali e sanitarie, Eleonora Proni, ha risposto a un'interpellanza del capogruppo Udc Gianfranco Spadoni su: "Liste d'attesa: uno degli anelli deboli del sistema sanitario"

L’assessore alle politiche sociali e sanitarie, Eleonora Proni, ha risposto a un’interpellanza del capogruppo Udc Gianfranco Spadoni su: "Liste d’attesa: uno degli anelli deboli del sistema sanitario". “I tempi d’attesa sono un indicatore utile a misurare la “febbre” del sistema, ma hanno il limite di non poter discriminare tra il ricorso consumistico alle varie prestazioni e il vero deficit di produzione”, ha premesso Proni.

“La Regione Emilia-Romagna ha recepito l’intesa Stato-Regioni del 28 ottobre 2010 e ha adottato il Piano regionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2010/12, nel quale sono state individuate diverse direttrici di azione: miglioramento della trasparenza e ampliamento delle prestazioni rese disponibili a cup, facilitazione e ampliamento delle modalità di accesso (cup telefonico, farma cup, accesso diretto), potenziamento dell’efficienza produttiva delle prestazioni ambulatoriali, trasparenza delle liste di attesa, perfezionamento generale dell’indice di performance, miglioramento dell’appropriatezza nei suoi vari aspetti, attivazione del pescoso di garanzia (successivamente alla positiva esperienza avviata nel 2007 dall’Azienda di Ravenna)", continua l'assessore.

"L’Azienda Usl di Ravenna da tempo ha avviato una serie di interventi che hanno determinato risultati positivi ed importanti in una pluralità di direzioni, prevedendo azioni sulle modalità di gestione delle agende di prenotazione, sull’appropriatezza prescrittiva e del consumo, sull’efficienza del sistema di produzione e sulla produttività delle risorse - ricorda Proni -. In particolare, con riferimento all’efficienza interna del sistema di produzione, è stata condotta una revisione dei piani di lavoro e dei piani di produzione degli ambulatori pubblici, anche ai fini di un orientamento della produzione più corrispondente ai bisogni espressi dalla popolazione di riferimento, come rilevati anche dalla pressione sui tempi di attesa".

"La misura si è sostanziata nella revisione dei criteri di utilizzazione dei professionisti disponibili e ha portato alla sottoscrizione di nuovi accordi tra l’Azienda e le rappresentanze sindacali della dirigenza medica e veterinaria per l’impiego più efficiente delle risorse aggiuntive e, più recentemente, per l’utilizzo dei residui dei fondi contrattuali - aggiunge Proni -. A seguito di ciò sono state commissionate prestazioni aggiuntive alle varie equipe mediche, in base alle criticità che di volta in volta venivano riscontrate. In tale contesto, importante è stata l’apertura, dal mese di gennaio 2012, delle sedute aggiuntive di risonanza magnetica nucleare nelle tre unità operative di radiologia dei presidi aziendali effettuate nella giornata di domenica".

Illustra ancora l'assessore: "Un ulteriore impegno finalizzato alla riduzione dei tempi di attesa ha riguardato le prestazioni di eco color doppler, per il cui potenziamento è stata reclutata preso il presidio di Ravenna una risorsa medica interamente dedicata. Queste azioni da un lato hanno prodotto una riduzione dell’attesa da parte dell’utenza, dall’altra hanno diminuito la mobilità passiva. Rispetto poi al suggerimento di utilizzare le potenzialità dei produttori privati in un’ottica di integrazione e di collaborazione. I dati di attività e di spesa riflettono in maniera evidente il ruolo che la rete degli erogatori privati ricopre all’interno dell’intero sistema dell’offerta, anche per il loro coinvolgimento rispetto alle prestazioni salvavita (radioterapia e dialisi)".

Proni evidenzia che "non devono trarre in inganno i dati in flessione del 2012, che riflettono perfettamente quanto registrato a livello regionale: a fronte di un incremento costante dell’attività specialistica ambulatoriale per quasi tutte le tipologie di prestazioni osservato fino al 2010 e di una stabilizzazione del dato nel 2011, si è registrata nel 2012 una flessione dell’attività dell’11%. Da ultimo, l’Azienda, in collaborazione con l’Ordine dei Medici della Provincia di Ravenna, ha recentemente concluso un importante progetto volto al miglioramento dell’appropriatezza delle richieste di visite specialistiche, definendo precisi protocolli condivisi tra specialisti e medici di medicina generale".

"Dall’applicazione di questi protocolli, che identificano per ogni disciplina gli scenari clinici per l’appropriatezza della richiesta e il relativo timing (urgenti ad accesso diretto, prioritarie, ordinarie), ci si attende un miglioramento ulteriore dei percorsi di accesso alla specialistica e dei relativi tempi di attesa - illustra l'assessore -. Questa sintetica presentazione della strategia aziendale per il contenimento dei tempi di attesa e delle più rilevanti azioni realizzate o in corso di realizzazione, mostrano gli sforzi fatti per rispondere nel modo più appropriato alle richieste degli utenti e per ottimizzare i comportamenti dei prescrittori. Azioni che hanno sempre coinvolto la compagine dei produttori privati quale uno dei protagonisti del sistema dell’offerta, a cui rivolgersi comunque in ottemperanza alle norme e ai contratti esistenti e nel rispetto degli obiettivi di programmazione sanitaria e di finanza pubblica. Ai fini di informare correttamente i cittadini e utilizzare la massima trasparenza, e in osservanza delle disposizioni regionali, tutte le informazioni inerenti i tempi di attesa relativi al nostro territorio sono consultabili nel sito dell’Azienda Usl di Ravenna (www.ausl.ra.it )".

"Nella pagina si possono verificare i tempi di attesa delle prime visite e delle prestazioni erogate, suddivise per ordinarie e prioritarie, calcolati sulla base di tutte le prenotazioni effettuate nel mese di riferimento. Per ciascuna visita o prestazione sono indicati: il numero di appuntamenti rilasciati, il tempo di attesa minimo, massimo e medio, le percentuali di prestazioni la cui erogazione è stata garantita entro i termini previsti (30 giorni per le visite, 60 per le prestazioni strumentali e 7 per le prioritarie", spiega Proni.

"La delicatezza e la complessità della problematica relativa ai tempi di attesa, le strategie aziendali qui illustrate e le difficoltà che inevitabilmente emergono sono argomento di cui la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria si occupa periodicamente", conclude l'assessore, ricordando che "la CTSS deve esprimere parere sul Programma attuativo dell’Azienda per il governo delle liste di attesa prima del suo invio in Regione.”

Il capogruppo Spadoni ha così replicato: “Negli ultimi anni l’Azienda Usl ha individuato percorsi tesi a limitare l’annosa questione delle liste  d’attesa, e allo stesso tempo, il fenomeno della mobilità passiva che incide pesantemente nei bilanci dell’azienda. I tempi previsti, ad esempio, per la diagnostica per immagini- risonanza, tac, eco – per le visite endocrinologiche, per esami come l’elettromiografia,  prevedono tempi inaccettabili. Il miglioramento complessivo del sistema potrebbe limitare forti spese a carico delle famiglie, specie quelle meno abbienti,  in altro modo costrette a ricorrere a prestazioni a pagamento.”

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