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Ludopatie, approvata in Regione la risoluzione del Pd

Nel 2014 il Comune di Faenza ha inserito nel Regolamento Urbanistico Edilizio il divieto di aprire nuove sale all'interno del Centro Storico; successivamente il sindaco Giovanni Malpezzi ha anche adottato un’ordinanza per restringere gli orari di apertura delle sale gioco e di funzionamento delle Vl

La Commissione Sanità ha approvato, nella seduta di lunedì mattina, la risoluzione del Partito democratico con la quale si chiede alla Giunta l’impegno a rafforzare, per quanto di sua competenza, gli strumenti per prevenire e contrastare il gioco d’azzardo patologico, una vera e propria piaga che colpisce duramente anche l’Emilia-Romagna.

“La nostra è stata la prima Regione in Italia a dotarsi di una legge, la n. 5/2013, che mobilita una rete di attori pubblici e privati tra cui istituzioni scolastiche, Enti locali, Aziende sanitarie, Terzo settore e associazioni, per disincentivare e combattere questo odioso fenomeno. Tutto ciò che sulla scorta di quella disciplina è già stato fatto, come corsi di formazione e attività di sensibilizzazione, sarà rafforzato”. annuncia il consigliere regionale Manuela Rontini, firmataria della risoluzione.

“Chiediamo inoltre che la nostra Regione intervenga per disciplinare la materia relativa alle distanze delle sale slot dai luoghi sensibili - riprende l'esponente democratico -. Su questo aspetto è chiamata a esprimersi la Conferenza Unificata che, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, dovrà definire a breve le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale. Con la risoluzione impegniamo l’Emilia-Romagna ad esplicitare anche in quella sede il nostro auspicio di riuscire a porre un limite alla proliferazione delle sale da gioco e scommesse nelle zone in cui l’utenza è più debole, come nei pressi delle scuole”.

“Confermiamo anche il nostro pieno sostegno ai Comuni, con i quali stiamo lavorando in stretta collaborazione, che si prodigano con attività di comunicazione, regolamentazione e controllo relative alle attività delle sale slot e ricordiamo che a breve saranno oggetto di delibera le modalità di stanziamento dei 150.000 euro previsti, grazie a un emendamento al bilancio 2016 della Regione da noi proposto, al fine di sostenere le attività commerciali che decidono di dismettere le ‘macchinette’”, rimarca Rontini.

Nel 2014 il Comune di Faenza ha inserito nel Regolamento Urbanistico Edilizio il divieto di aprire nuove sale all'interno del Centro Storico; successivamente il sindaco Giovanni Malpezzi ha anche adottato un’ordinanza per restringere gli orari di apertura delle sale gioco e di funzionamento delle Vlt. Ordinanza che è poi stata impugnata davanti al TAR, che però ha dato ragione al Comune. “La questione delle ludopatie e delle conseguenze, a volte davvero gravi, che possono comportare sul piano sociale ed economico, sono di grande complessità. Non possiamo assolutamente permetterci né di banalizzarle, né tantomeno di ignorare la questione. Il nostro impegno - conclude Rondini -. Per ridurre e contrastare il fenomeno prosegue e useremo anche la strada del nuovo Testo unico regionale sulla legalità, previsto entro l’estate, per intervenire in proposito”.

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