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Lugo, Crisi Iter: Silvano Verlicchi (Per la Buona Politica) incontra i sindacati

Per far fronte all'emergenza Iter, il candidato sindaco Per la Buona Politica richiede sin d'ora che il movimento cooperativo "che da sempre della solidarietà ha fatto una propria ragion d'essere, dimostri attenzione e impegno concreti nei confronti dei lavoratori di Iter".

Iter è un pezzo molto importante del movimento coooperativo che rischia di scomparire. Per la cooperativa di costruzioni lughese nata dalla Ceal di Lugo e della Crc di Mezzano, poi cresciuta grazie a quarant’anni di fusioni e accorpamenti divenendo un colosso nel settore, è stata infatti richiesta la procedura di concordato preventivo che lascia presagire, come affermano le stesse organizzazioni sindacali, un triste epilogo. Proprio di questo si è parlato in un incontro, lunedì tra il candidato sindaco della lista civica Per la Buona Politica, Silvano Verlicchi, il dirigente di Fillea-Cgil Giovanni Mazzotti e una delegazione della Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) della Iter.

Mazzotti e la delegazione dell’azienda hanno espresso apprezzamento per l’interessamento di Verlicchi, che già il 28 febbraio scorso aveva scritto una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, oltre che ai rappresentanti del movimento cooperativo nazionale e regionale e ai sindaci dell’Unione della Bassa Romagna, per sollecitare interventi di sostegno dell’impresa e dei lavoratori. Sono infatti ben 261 i dipendenti della Iter che stanno usufruendo degli ammortizzatori sociali e che rischiano di rimanere disoccupati quando già a maggio scadrà la cassa integrazione e nel momento in cui si esauriranno le poche opere rimaste nei cantieri. E se la situazione sarà grave per lavoratori non soci, che perderanno il loro posto di lavoro, sarà addirittura gravissima per i lavoratori soci della Iter, che perderanno anche i loro risparmi depositati presso la cooperativa. Tale scenario suscita notevoli preoccupazioni tra le organizzazioni sindacali e la Rsu, che nell’incontro con Verlicchi si sono dette particolarmente preoccupate per il futuro dei lavoratori e dell’azienda.

Secondo Giovanni Mazzotti, "il problema della Iter nasce da lontano e da più fattori: da una crisi finanziaria ed economica, da una crisi di mercato, da una cattiva gestione dovuta a una serie di errori di investimenti fatta da una classe dirigente che ad oggi non è più presente alla Iter, ma che ha contribuito non poco ad arrivare a dove siamo ora. Crediamo che questo problema non possa passare inosservato perché stiamo parlando di perdere un pezzo di storia della cooperazione, e in questo caso del territorio lughese, e per quanto ci riguarda riteniamo inaccettabile che questo possa accadere nel silenzio più assordante da parte di tutti".

"Perciò richiamiamo – è l’appello di Mazzotti – istituzioni nazionali, istituzioni locali, regionali, Lega delle Cooperative, la Federazione, la stessa Iter, a farsi carico in caso di eventuali esuberi dei lavoratori interessati, perché non sarà accettato che in un momento di crisi come questo, dove non si trova uno straccio di lavoro a pagarlo, si possa disperdere un patrimonio e un capitale come quello dei lavoratori della Iter, e se saremo costretti a lottare non avremo nessun problema a scendere in piazza per rivendicare il diritto di lavorare, e allo stesso tempo non guarderemo in faccia a nessuno se verrà meno lo spirito solidaristico che ci aspettiamo e che è giusto ritenere ci sia da parte di tutti i soggetti chiamati in causa".
 

Verlicchi, che si è detto disposto a incontrare al più presto anche i lavoratori della Iter, ha invitato gli altri candidati sindaco di Lugo ad adoperarsi per tentare di dare risposta all’emergenza lavoro e occupazione che in questi mesi si sta facendo gravissima. "Oltre al caso della Iter – ha sottolineato Verlicchi – ci sono moltissimi altri casi di sofferenza e fallimenti in piccole e medie imprese artigianali e commerciali del Lughese, dalla storica Sirea alla Falegnameria Federici fino, ed è notizia di pochissimi giorni fa, all’Irca, azienda con 40 dipendenti impegnata nella lavorazione delle carni".

Per far fronte all’emergenza Iter, il candidato sindaco Per la Buona Politica richiede sin d’ora che il movimento cooperativo "che da sempre della solidarietà ha fatto una propria ragion d’essere, dimostri attenzione e impegno concreti nei confronti dei lavoratori di Iter". Chiede poi che grazie proprio al supporto solidaristico del movimento cooperativo, l’azienda realizzi un progetto industriale che "dia prospettive alla forza lavoro perché Lugo e il proprio territorio non possono permettere che la loro economia venga ulteriormente indebolita".

Allargando ulteriormente il discorso, Verlicchi auspica poi con forza un ruolo attivo da parte di tutti gli enti pubblici interessati, Regione, Provincia, Unione della Bassa Romagna e Comuni affinché con il loro peso politico e con tutte le energie a loro disposizione facciano in modo che sia al più presto eseguito il maggior numero possibile di opere pubbliche, da quelle già cantierabili a quelle programmate.

"Se i miei concittadini con il loro voto vorranno che io sia il nuovo sindaco di Lugo – anticipa Verlicchi – utilizzerò tutti gli strumenti a mia disposizione affinché nel rispetto delle norme le politiche degli appalti sulle opere pubbliche non siano più soltanto incentrate sullo strumento delle gare al massimo ribasso, ma al contrario prevalgano sempre e comunque i criteri della qualità, dell’affidabilità e del merito in rapporto al costo-beneficio. Inoltre, occorrerà con il concorso delle forze sindacali richiedere allo Stato una nuova legislazione che consenta ai lavoratori disoccupati, sottoccupati o in cassa integrazione di poter essere utili alla comunità impegnandosi per gli enti pubblici in attività varie, ad esempio di manutenzione o vigilanza, ricavandone al contempo un’integrazione del reddito".

"Più in generale – conclude  Verlicchi – andranno studiate politiche che mettano sempre più al centro il tema lavoro e occupazione. In questo senso apprezzo particolarmente che il presidente del Consiglio abbia affermato di considerarlo centrale per il futuro del nostro Paese, e mi auguro che Matteo Renzi assieme al ministro Giuliano Poletti dimostri al più presto di essere in grado di porre fine alle sofferenze di centinaia di migliaia di lavoratori e famiglie e far fare all’Italia il salto di qualità che tutti ci aspettiamo".

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