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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Faenza

"Mantenere e sviluppare i collegamenti ferroviari fra Ravenna e Firenze"

Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per lo sviluppo della linea ferroviaria ‘faentina’, presentato dai consiglieri del Partito Democratico

Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per lo sviluppo della linea ferroviaria ‘faentina’, presentato dai consiglieri del Partito Democratico, Tiziana Bandoli, Daniele Bassi, Ivan Neri. ll consigliere Ivan Neri evidenzia le tre ragioni che hanno portato alla stesura di questo documento. “La prima – sottolinea – perché stiamo parlando di una questione che riguarda una comunità del nostro territorio, quella della collina, numerosa (solo il comune di Brisighella conta circa 7.800 abitanti circa), che per motivi di lavoro o di studio ha l’esigenza di muoversi, nella maggior parte dei casi verso i centri più grandi, e ha di conseguenza la necessità di mezzi di trasporto efficienti. Un’esigenza che vale di più per gli studenti, che non possono spostarsi in auto, con mezzi propri”.

“Il trasporto su ferro nella vallata del Lamone, ha sopportato in questi anni notevoli disagi,  a causa del materiale rotabile, spesso obsoleto e insufficiente, con il conseguente sovraffollamento delle carrozze. A questo si sono aggiunti gli orari che, per i ritardi praticamente quotidiani, hanno spesso annullato le coincidenze ‘annunciate’ sulla carta, provocando disagi a chi paga regolarmente l’ abbonamento. È  fondamentale – aggiunge Ivan Neri - garantire un efficiente servizio pubblico su rotaia, soprattutto per quei comuni dai quali raggiungere le città in auto è più complicato. E si deve tenere conto di un effetto che può essere provocato da questa situazione: i giovane potrebbero decidere di spostare la propria residenza a valle, con un parziale abbandono del territorio. Facendo un esempio ci si potrebbe trovare con sempre più studenti nelle scuole elementari e medie di Faenza, con un problema di adeguamento di infrastrutture, e magari con aule dismesse e strutture inutilizzate in altri comuni. Non va poi sottovalutata la possibilità che paesi come Brisighella, Marradi e Borgo San Lorenzo, se collegati  con efficienza con le città, potrebbero essere visti come zone appetibili per nuovi residenti, in un periodo in cui lo stress cittadino è sempre maggiore, data l’alta qualità della vita e visto anche l’inferiore costo degli immobili rispetto ad altre zone”.

Per il consigliere del Pd la seconda ragione è il potenziale turistico di questa linea ferroviaria. “La linea ferroviaria Firenze-Faenza-Ravenna ha una storia che racconta un territorio, passando tra le colline, in mezzo alle rocce di un paesaggio unico, collegando l’Emilia Romagna con la Toscana e le due città di Dante, Firenze e Ravenna. Linee ferroviarie così suggestive non se ne trovano altre: o si cercano sulle Alpi, oppure si può pensare alla Roma-Ancona, che collega un territorio simile al nostro. Ma solo la nostra ha il pregio di collegare Firenze con le infrastrutture e i divertimenti della riviera romagnola e, come accennato prima, le due città di Dante, entrambe con un patrimonio storico unico. Oggi che Ravenna si candida a essere capitale della cultura europea nel 2019, questa linea rappresenta un collegamento molto importante da utilizzare anche per arrivare al conseguimento di questo obiettivo”.

“Un’altra considerazione: oggi, quando parliamo di treni, si sente solo ricordare l’alta velocità; sappiamo però che per il tempo libero sono sempre più numerose le persone che scelgono di trascorrerlo fuori dallo stress quotidiano, in mezzo alla natura. Sta aumentando un turismo alternativo fatto di cicloturismo, trekking, prodotti gastronomici tipici, si cerca sempre di più la tranquillità e la nostra Regione, che è famosa per il turismo a livello internazionale, deve assolutamente tenere in considerazione e valorizzare questo fattore. Per portare turismo sul territorio, un collegamento lento che induca a gustare da subito il paesaggio, può essere un ottimo punto di partenza  per una vacanza o un week end alternativi”.

“La terza ragione – conclude il consigliere del Partito Democratico - è che questa linea è sinonimo di servizio pubblico, che porta a Firenze con un biglietto che costa un rispetto alla tariffa Eurostar. Per questo motivo già si è riscontrato in pochi mesi, dall’ultimo cambiamento di orario che ha visto una forte limitazione del servizio pubblico nazionale (Intercity ed Espressi), un notevole aumento di scolaresche in gita su questa linea e dell’utenza in generale, pari oltre il 30 per cento, e il Comune maggiormente interessato da questo aumento è quello di Brisighella. Vorrei ricordare inoltre che in un’iniziativa organizzata dal Partito Democratico della vallata del Lamone, che si è svolta a febbraio a Marradi, erano present,i a volere confermare il loro impegno per questo collegamento ferroviario, le autorità più importanti della Regione Emilia Romagna e Toscana, il direttore di Città Slow Giorgio Oliveti, numerosi tour operator e circa 300 persone della comunità che vive questi territori. Ciò dimostra che c’è la volontà e l’entusiasmo a collaborare per un progetto importante, questa bella sinergia va portata avanti con la collaborazione e l’impegno di tutti ed è fondamentale che l’Amministrazione provinciale dia un segnale in questo senso”.

“Ecco perché con questo ordine del giorno abbiamo chiesto l’acquisto di materiale rotabile nuovo in sostituzione delle vecchie ALN, i vecchi trenini diesel storici per intenderci,  arrivati all’età della pensione; chiediamo ancora a chi gestisce il servizio di fare il possibile perché si rispettino gli orari e le coincidenze. E che si continui inoltre a considerare la linea faentina nel suo complesso e non si decida di potenziarne solo una parte, in quanto si cadrebbe così in uno spezzamento territoriale che porterebbe danni sia alla comunità, che al potenziale turistico.Chiediamo inoltre che si diminuiscano i tempi di attesa ai passaggi a livello, e che le due Regioni collegate da questa linea continuino a collaborare per la pianificazione e il potenziamento, con obiettivi sociali e di marketing”.

“Augurandoci anche - conclude Ivan Neri - che l’azienda che gestisce il servizio pubblico regionale su rotaia, come farebbe un’azienda in cerca di un guadagno, non si limiti in futuro solo a garantire un servizio, ma possa comprendere il reale potenziale di questa linea, decida di investire per rendere il servizio qualitativamente migliore anche ai fini di una maggiore appetibilità turistica”.

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