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Martedì la giornata internazionale del migrante

Ogni 18 dicembre si celebra la giornata internazionale per i migranti: la proclamazione di questa giornata da parte dell’Onu ha rappresentato un passo importante per sensibilizzare l’opinione pubblica

Ogni 18 dicembre si celebra la giornata internazionale per i migranti: la proclamazione di questa giornata da parte dell’Onu ha rappresentato un passo importante per sensibilizzare l’opinione pubblica, riconoscere il contributo che milioni di immigrati danno ai Paesi di approdo e promuovere il rispetto dei loro diritti umani fondamentali. Cgil, Cisl e Uil aderiscono a questa giornata e sostengono la campagna lanciata dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori domestici, che chiede la ratifica della Convenzione Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) n.189 da parte di 12 Paesi entro il 2012.  I

n tutto il mondo vi sono oggi 100 milioni di persone impiegate a lavorare nella casa di qualcun altro: un lavoro spesso svalutato, sottopagato, invisibile, non riconosciuto e non rispettato, realizzato per lo più da donne e migranti. La Convenzione n. 189 sui lavoratori  domestici mira a  garantire  una  base  minima  di  diritti  sociali  e  lavorativi, ma, pur essendo entrata in vigore nel 2012, non è stata ancora stata ratificata dall’Italia. Per questo motivo Cgil, Cisl e Uil stanno facendo forti pressioni sul Governo affinché la procedura si concluda. Anche se in Italia la normativa e il contratto collettivo nazionale di lavoro sono certamente superiori alle garanzie minime introdotte dalla Convenzione, nondimeno la sua ratifica avrebbe un forte valore sia simbolico (l’Italia potrebbe essere il primo paese europeo a farlo) che sostanziale, considerando che secondo dati Inps il 54% delle lavoratrici del settore in Italia, risulta in parte o in toto in nero.

Le lavoratrici e i lavoratori domestici svolgono un ruolo fondamentale anche nel nostro territorio: nel 2010 in provincia di Ravenna erano 5.653 (fonte Inps), di cui l’84, 8% di origine straniera. Le donne costituiscono la stragrande maggioranza di questi lavoratori, il 87,7% del totale.  Analizzando i dati dell’emersione da lavoro irregolare di cittadini non comunitari avvenuta lo scorso ottobre, in provincia di Ravenna sono state presentate 650 domande di regolarizzazione e ben 607 riguardano il settore domestico. Il tema del riconoscimento dei diritti di questi lavoratori è pertanto fondamentale anche per il nostro territorio, poiché rappresentano una parte importante della nostra economia e coprono spesso le lacune del nostro sistema di welfare.

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