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Ausl unica di Romagna: "meno spese e maggiore qualità dei servizi"

Si svolge mercoledi sera, nella sala del Carmine di Massa Lombarda, il Consiglio dell’Unione della Bassa Romagna per presentare le linee di indirizzo della riorganizzazione che riguarderà l’azienda USL di Ravenna e la nascita della nuova ASL unica della Romagna

Si svolge mercoledi sera, nella sala del Carmine di Massa Lombarda, il Consiglio dell’Unione della Bassa Romagna per presentare le linee di indirizzo della riorganizzazione che riguarderà l’azienda USL di Ravenna e la nascita della nuova ASL unica della Romagna (mercoledì 17 luglio, ore 20,45, sala del Carmine, via Rustici 2, Massa Lombarda). Si tratta di due percorsi distinti ma non indifferenti l'un l'altro.

Secondo la proposta di legge regionale a partire dal prossimo 1 gennaio 2014 sarà operativa un’unica realtà nella quale convoglieranno tutte le Aziende e gli Enti del servizio sanitario regionale delle provincie del territorio romagnolo. Le aziende USL di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini si fonderanno in un unico soggetto che interagirà con i cittadini ed erogherà loro i servizi richiesti. Questo percorso di costruzione dell'Azienda Unica (che non prevede chiusure di ospedali e dismissione di servizi nei territori) sarà definito congiuntamente dalle Conferenze Territoriali Sanitarie e Sociali di tutti i territori interessati.

“La scelta di dare vita ad un unico interlocutore per i cittadini - commenta Raffaele Cortesi, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che presiede l’incontro - consentirà una razionalizzazione delle risorse e uno snellimento amministrativo notevole perché tutte le aziende sanitarie del territorio dialogheranno tra loro con lo stesso linguaggio, consentendo così una riduzione dei tempi di risposta per i cittadini. Nonostante il contenimento dei costi pubblici che questa nuova riorganizzazione comporta, la qualità dei servizi offerti sarà notevolmente migliorata.
Nel quadro di questo cambiamento si colloca anche la scelta di lavorare per una riorganizzazione dell'ASL di Ravenna costituendo effettivamente, come dice il Piano Attuativo Locale, un Ospedale unico con tre padiglioni, realizzando una dislocazione più organica e più efficace dei servizi, con maggiore mobilità delle équipes mediche, con la possibilità per gli utenti di disporre di soluzioni di cura appropriate e al tempo stesso attente al criterio della prossimità della cura.”

“La costituzione di piattaforme assistenziali organizzate per intensità di cura – continua Cortesi -sarà il perno della riorganizzazione dei presidi. Al tempo stesso la crescita dei servizi territoriali, a partire dalle case della salute, garantirà una presa in carico del paziente più adeguata e migliorativa. Grande spazio avrà la partecipazione delle istituzioni dei professionisti e dei cittadini alla definizione di queste scelte. Dunque nessuna chiusura, nessun depotenziamento degli ospedali ma una riorganizzazione che renderà più moderna e più adeguata la risposta ai bisogni ed ai diritti degli utenti.”

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