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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Massiccia partecipazione di cittadini e turisti all’assemblea a Lido di Dante

Il Comune di Ravenna fa orecchie da mercante sui reali problemi infrastrutturali che affliggono Lido di Dante

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Il 5 maggio, in Lido di Dante, si è svolta una pubblica assemblea indetta dal locale Comitato Cittadino alla quale hanno partecipato il sindaco Fabrizio Matteucci, gli assessori Valentina Morigi, Martina Monti e Andrea Corsini, il comandante dell'UTB di Punta Marina Terme Giovanni Nobili e Massimo Medri del Parco del Delta Po. Un folto pubblico presente dentro e fuori la sala, ha partecipato al movimentato dibattito. Come al solito, da sei anni a questa parte, non è possibile discutere sui seri problemi che affliggono il territorio poiché l'argomento principale diventa l'annoso fenomeno del nudismo balneare.

Ma passiamo al dibattito che in alcuni momenti è diventato anche acceso, quando Nobili ha messo un punto fermo sulla pratica del nudismo balneare. Bisogna dare atto che non ci sarà nessun cenno di cedimento in tema sanzionatorio per chi esporrà le nudità integrali sull'arenile. Si può anche dire che era ora che la Forestale non tergiversasse, anche grazie alle direttive del comandante provinciale, ma il problema rimane, e cioè che Ravenna non può privarsi di questa fetta di turismo. Come più volte ribadito da Lista per Ravenna, il comune individui un tratto della propria costa ove è possibile insediare un campo nudisti.

Lo stesso Nobili ha poi illustrato la nuova regolamentazione dell'intero arenile da Lido di Dante a Lido di Classe, alla luce dei vincoli nazionali ed europei che gravano sul territorio e per la protezione dell'avifauna. Impianto pienamente condivisibile. Quanto alle problematiche della località, gli amministratori si sono trincerati dietro il: "non ci sono soldi". Ha tentato l'assessore Corsini di giustificare l'immobilità dell'amministrazione su alcune note situazioni ancora irrisolte da oltre quarant'anni. Lo ha fatto nel peggiore dei modi, e cioè addebitandomi incompetenze e affermazioni che non corrisponderebbero alla realtà. Nulla di più errato. Il tentativo, poco illuminato, non ha sortito l'effetto sperato, poiché è innegabile lo stato in cui versa la via Marabina; o la mancanza di una struttura essenziale per la località qual è il collegamento con i lidi nord attraverso un ponte stabile; o, ancora, di un accesso al mare attraverso uno scivolo pubblico alla foce dei Fiumi Uniti. Parto da quest'ultimo.

    1.    Siamo l'unica località marina, non solo d'Italia ma del mondo intero, che non ha uno sbocco a mare per le piccole imbarcazioni da diporto. Nel corso degli ultimi venti anni, Lido di Dante ha perso tutta la fetta di turisti con piccole imbarcazioni al seguito che gremiva i locali campeggi. Corsini avrebbe dovuto adeguatamente documentarsi che correva l'anno 2003 allorché l'ex sindaco Mercatali, l'allora assessore Maraldi, l'allora presidente della ex Circoscrizione del mare ed il responsabile della Regione, nel corso di un sopralluogo, convennero sulla necessità di un piccolo scivolo pubblico, a zero impatto ambientale e zero costi per il comune poiché progetto e realizzazione erano a cura della Regione. E' sufficiente riesumare gli atti. 


    2.    Per quanto concerne il ponte sui Fiumi Uniti, sono due gli aspetti della improcrastinabilità di tale struttura. Il primo, consentire, specialmente nel periodo invernale, alla popolazione anziana, che un domani non sarà in grado di muoversi autonomamente con la propria autovettura, di usufruire dei servizi presenti al di là del ponte: trasposto pubblico, farmacia, ufficio postale, terme di Punta Marina, anagrafe di Marina di Ravenna. Il secondo, è noto che l'appetibilità di una località dipende principalmente da un efficiente sistema viario, che consente al sempre più in voga turismo in itinere di spostarsi rapidamente da una località all'altra, oppure raggiungere agevolmente le grandi vie di comunicazione o reti autostradali. Oggi siamo fortemente penalizzati poiché non è possibile per un camper attraversare l'attuale ponte bailey. Inoltre, Lido di Dante non è dotato di strutture per l'intrattenimento dei giovani, che a pochi chilometri possono trovare tutto. Scelta voluta questa, per attrarre quella gran fetta di turismo che ama trascorrere le vacanze in assoluta quiete. Ma ciò produce anche i suoi effetti negativi, nel senso che molte famiglie sono costrette a rinunciarvi proprio perché non c'è nulla per i propri figli adolescenti. Vi sembra poco? Inoltre, la realizzazione di questa struttura non inciderebbe sul patto di stabilità poiché è possibile usare i soldi della convenzione Eni (11 milioni della nuova più 4.5 milioni residuo di quella precedente, fanno 15,5 milioni che il comune ha a disposizione). Corsini non può fare il pierino di turno dicendo che i costi da un anno all'altro sono raddoppiati (da 1.800.00 a 3.000.000 euro) per le nuove norme antisismiche, poiché l'opera doveva già essere stata progettata e realizzata nel 2006, quando fu iscritta a bilancio ed i soldi c'erano. 


    3.    Dulcis in fundo la famigerata via Marabina. Nel 2010 sempre l'assessore Corsini, nel corso di una pubblica assemblea, affermò che avrebbe provveduto quanto meno a salvaguardare il manto stradale. All'epoca eravamo già in campagna elettorale e quindi passato il santo passata la festa. Non è concepibile che un amministratore venga in assemblea e dica che provvederà alla sostituzione dei paletti catarifrangenti mancanti. Tralascio il dover essere a conoscenza che l'abbattimento degli stessi avviene principalmente da parte delle macchine operatrici nel corso dello sfalcio dell'erba della banchina e quindi l'onere del costo è in capo alle compagnie assicuratrici dei mezzi stessi. L'aspetto più inquietante è che l'intera arteria non è adeguata agli standard di sicurezza. Così come non è adeguata alla mole di traffico che su di essa si è riversato, specialmente quello pesante da e per la cava situata a metà Marabina. Ma probabilmente Corsini non è neanche a conoscenza che, nel periodo estivo, la maggior parte dei turisti provenienti dai lidi nord predilige proprio la Marabina per recarsi a Mirabilandia, in quanto evita la mole di traffico che incontrerebbe in città o sull'Adriatica. Lo stesso dicasi inversamente per quelli che vengono dalla città o da sud diretti a Lido Adriano, per evitare di percorrere la pericolosa via Bonifica o restare imbottigliati nel traffico di via Canale Molinetto. 


 

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