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Mercato coperto, la Lega: "Si perde identità per metterci un supermercato"

"Vi troverà spazio un supermercato che, ovviamente, fa riferimento ad una cooperativa, organizzazione che in quanto tale è certamente nelle corde di questa amministrazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Ho letto il saluto al mercato coperto apparso su alcuni mezzi di informazione, o meglio, a quel mercato coperto che era e che avrebbe potuto essere se l'amministrazione comunale avesse gestito diversamente l'intera questione. Nel mio ruolo di consigliere comunale anche io, la scorsa settimana, ho sottolineato l'epilogo di questa storia durante la discussione alla mia interrogazione sui tempi di riapertura con l'Assessore, nonché candidato a Sindaco, Enrico Liverani.

Questo spazio, nel cuore pulsante del centro storico, e' stato affidato a Coop Adriatica attraverso un bando di project financing che ne prevede l'utilizzo (e la ristrutturazione) per 30 anni al costo di 7 milioni di Euro. Ho già detto più volte che il mercato coperto, ovunque, è quello spazio che raccoglie i commercianti, gli artigiani e i prodotti agroalimentari rappresentando il territorio e le tradizioni locali. Per chi lo avesse visitato, può richiamare il romanticismo espresso dalla Boqueria di Barcellona. Invece vi troverà spazio un supermercato che, ovviamente, fa riferimento ad una cooperativa, organizzazione che in quanto tale è certamente nelle corde di questa amministrazione. Fortunatamente, una industria alimentare privata ravennate darà quella parvenza di territorialità che, speriamo, apra all'ingresso di altri commercianti locali.

Qualsiasi Amministratore Delegato di una catena di distribuzione avrebbe rincorso questo bando, pertanto non mi sento di criticare il vincitore che alla fine, con buone probabilità, consegnerà comunque alla città una struttura accattivante. Ci vuole anche poco rispetto alle precarie condizioni in cui il Comune ha portato questo insediamento.

Mi rivolgo invece all'Amministrazione, e alla totale incapacità di trovare strade diverse, attraverso il coinvolgimento dei commercianti locali e delle loro Associazioni, le quali si esprimono oggi sul moltiplicarsi delle superfici destinate alla grande distribuzione commerciale. Utilizzando anche le risorse delle fondazioni bancarie che negli anni scorsi non mancavano. Insomma, facendo scelte di ampio respiro che le Giunte di centro sinistra succedutesi non hanno saputo o non hanno voluto fare.

E con la mia ultima interrogazione su tema ho fatto notare che mentre ad una qualsiasi azienda alla quale viene rilasciato un permesso di costruire (o di ristrutturare), vengono imposte scadenze ben precise per l'avvio dei lavori, nel caso del mercato coperto no. Il bando era completamente ed incredibilmente aperto a questa situazione. Un bene pubblico, luogo di interesse architettonico, punto di aggregazione per i cittadini e per l'economia locale, meta di turisti, è stato affidato senza alcun limite di tempo per la riapertura. E difatti, dal 2010, si sono susseguiti i comunicati, tutti disattesi, sull'avvio dei lavori e sulla riapertura definitiva. Annunciata prima nel 2014, poi a primavera del 2016 e ora nel 2017.

Ora non resta che assistere ad una insolita "inaugurazione dell'avvio dei lavori del mercato coperto" che tanto pare da campagna elettorale (poteva essere difatti una inaugurazione della riapertura), ed augurare in bocca al lupo ai commercianti che vi erano ospitati ed hanno aperto nei dintorni. Tutti i cittadini auspicano, infine, che questo spazio sia restituito alla città davvero nel 2017, e che riesca ad identificarsi appieno con il territorio e la tradizione locale, così come accade nelle altre città d'Italia e all'estero.

Paolo Guerra, Capogruppo Lega Nord Romagna

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