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Migranti in arrivo a Ravenna, la Lega attacca: "Sinistra colpita dalla sindrome Nimby"

"Ci aspetteremmo oggi dal Pd qualche riflessione più articolata, responsabile e approfondita. Purtroppo, i suoi esponenti non riescono a uscire dalla gabbia della contrapposizione ideologica più acre e delle teorie immigrazioniste più intransigenti e fanatiche"

“La sindrome Nimby (‘non nel mio giardino’) colpisce sempre più spesso la sinistra e in particolare amministratori e politici del Pd che sostengono i porti aperti a tutti e gli sbarchi di massa, basta che a farsene carico siano solo gli approdi del sud Italia”. Così in una nota Lorenzo Zandoli e Luca Cacciatore, rispettivamente referenti provinciale e di sezione della Lega a Ravenna, intervengono sulla scelta della città ravennate per lo sbarco degli 84 migranti tratti in salvo dalla nave umanitaria Ocean Viking.

In particolare gli esponenti del Carroccio criticano le parole della deputata Pd Ouidad Bakkali, che ha criticato la gestione del Governo definendola "disorganizzata e insostenibile": “Bakkali si è lasciata andare a dichiarazioni poco solidali. A suo dire, il Governo scaricherebbe gli sbarchi sui territori al nord, meglio sarebbe, questo il concetto in sintesi, continuare a concentrare gli arrivi nei porti meridionali e confinare gli immigrati irregolari in località vicine. Lontani dagli occhi, lontani dal cuore. Facile il buonismo di facciata del Pd, più difficile affrontare i problemi veri. L’unico che c’è riuscito è stato Matteo Salvini nell’anno in cui è stato ministro degli Interni. Al contrario, il Pd ha impedito politiche serie sull’immigrazione. E non vogliamo aprire qui il vaso di Pandora dei lucrosi affari del business migranti. Certo è che al Pd ravennate scoccia che gli sbarchi avvengano sotto gli occhi di un pubblico abituato a vedere il fenomeno in tv. Come scoccia ai cosiddetti ‘salvatori’ sorbirsi qualche giorno in più di navigazione in mari sicuri, su navi che certamente non sono carrette".

"L’obiettivo è sempre lo stesso - attaccano i leghisti -: avere l’opportunità di dirigersi al più presto in mare aperto per imbarcare nuovi carichi di vittime del brutale commercio internazionale di schiavi da riversare in Italia. Difficile non accorgersi della strumentalità e della propaganda diffuse a piene mani, come del fatto che la tratta dei migranti irregolari, che per la stragrande maggioranza non fuggono da alcuna guerra o persecuzione, rappresenta un’arma puntata verso l’Europa e soprattutto verso i Paesi del Mediterraneo. Ci aspetteremmo oggi dal Pd qualche riflessione più articolata, responsabile e approfondita. Purtroppo, i suoi esponenti non riescono a uscire dalla gabbia della contrapposizione ideologica più acre e delle teorie immigrazioniste più intransigenti e fanatiche”.

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