Mingozzi: "Sulla cultura dobbiamo rientrare"
"Temo che qualsiasi intervento fuori dal coro accenda futili polemiche sui nemici della cultura o su quelli che sono insensibili alle occasioni di lavoro che essa stessa produce”.
“Saranno senz’altro relazioni suggestive e piene di intuizioni quelle che si ascolteranno mercoledì a Palazzo Rasponi su 2015 o 2019, ma prima di decidere qualsiasi intervento di politica culturale sarà bene aver chiaro l’insieme delle priorità che il Comune avrà di fronte nei prossimi mesi. Le fondazioni bancarie, quelle più impegnate, ci fanno sapere che nel 2015 e in futuro dovremo rinunciare almeno al 20% delle risorse che fin qui hanno erogato perché destinate a misure governative che assorbiranno questi fondi; si tratta di 4 o 5 milioni che ci mancheranno e non credo verranno compensati ne’ dalla capitale 2015 ne’ dalle promesse ai perdenti 2019. Le istituzioni culturali, dal parco archeologico di Classe al MAR, dalle biblioteche al teatro e alla musica, le stesse convenzioni stipulate ogni due anni con associazioni varie dovranno accontentarsi di minori trasferimenti comunali pur avendo in corso progetti da completare, lo stesso vale per le sedi universitarie. Ho il massimo rispetto, continua il vicesindaco, per le affermazioni del Sindaco e di Cassani riferite alla continuità di alcuni progetti e al coinvolgimento della cittadinanza ma ne’ i 700 anni di Dante nel 2021 ne’ la passione dei tanti giovani coinvolti ci autorizzano oggi a prendere impegni in una prospettiva di risorse calanti e di imprese private costantemente stimolate, visto che incombono problematiche occupazionali e di assistenza sempre più pesanti . E in proposito mi fa piacere che Confindustria pensi ad una proposta per Ravenna sulla storia dell’economia. Ma anche qui le compatibilità economiche saranno determinanti; per questo non sarò a Palazzo Rasponi mercoledì ma ne parlerò in giunta, temo che qualsiasi intervento fuori dal coro accenda futili polemiche sui nemici della cultura o su quelli che sono insensibili alle occasioni di lavoro che essa stessa produce”.