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Mini-Imu, Matteucci scrive al premier Letta: "Una tantum sul gioco d'azzardo"

Il primo cittadino si dice "assolutamente convinto che questo prelievo una tantum sul gioco d'azzardo si debba fare. Poi magari vediamo anche di istituire nuove regole per queste attività che rovinano la vita a troppe famiglie".

Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, formalizza in alternativa alla stangata Imu sulla prima casa di gennaio la proposta di una tassa una tantum sul gioco d’azzardo. In una lettera inviata al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Vice Presidente del Consiglio Angelino Alfano, ai Capigruppo di Camera e Senato e ai Presidenti nazionale e dell’Emilia Romagna  dell’Anci Piero Fassino e Daniele Manca, il primo cittadino si dice "assolutamente convinto che questo prelievo una tantum sul gioco d’azzardo si debba fare. Poi magari vediamo anche di istituire nuove regole per queste attività che rovinano la vita a troppe famiglie".

"Al riguardo, si evidenzia che, secondo l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, la raccolta è stata nel 2011 di quasi 80 miliardi di euro a fronte di 14,3 miliardi del 2000 - evidenzia il primo cittadino -. Il fenomeno sembra in costante aumento, tanto che nel 2013 dovrebbe toccare un valore complessivo sopra i 90 miliardi di euro, anche a causa di una pubblicità pervasiva e di un’offerta sempre più varia che copre l’intero arco della giornata (è possibili giocare quasi in ogni luogo, dal supermercato al web)".

Chiosa il sindaco: "Ma se il fatturato legato al gioco d’azzardo è aumentato vertiginosamente, i ricavi per lo Stato sono aumentati solo marginalmente (nel 2011 l’incasso per lo Stato è risultato di 8,5 miliardi., con un incremento dal 2001 al 2011 di meno di 3 miliardi), in quanto l’imposta media sulle entrate del gioco è fortemente  diminuita ed è, ora,  inferiore all’11%, una cifra molto più bassa rispetto all’IVA del 22% che si paga normalmente sui beni di consumo".

Matteucci, d’intesa con Manca e il Sindaco di Bologna Virginio Merola, chiederà all’Anci nazionale di fare proprio l’emendamento al Decreto del 30 che sostituisce l’entrata di 350 milioni dell’Imu con un prelievo equivalente  “una tantum” sul gioco d’azzardo. "Il nostro auspicio, il nostro fermo appello è  che in queste ore il Governo, lo stesso che non ha mantenuto la parola data sull’Imu, non faccia irresponsabilmente calare  la scure della fiducia per impedire il confronto", conclude il sindaco.

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