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Martedì, 21 Marzo 2023
Politica

Mobilità sostenibile, Ancisi (LpRa): "Nessun percorso per pedoni e ciclisti verso il nuovo supermercato"

Il consigliere della lista civica: "Non ci sono, in violazione al codice della strada, né banchine né marciapiedi, e neppure corsie laterali ciclopedonali"

"Dov’era il PUMS quando il Comune di Ravenna ha dato il via al terzo Lidl di Ravenna, primo solitario fabbricato di tanto PUA, sorto in faccia alla rotonda Svezia tra via dell’Agricoltura e via Bisanzio? La sua mobilità interna è perfettamente organizzata, ma, sorvolando sul trasporto pubblico impalpabile, e comunque privo di fermate in zona, arrivarci a piedi o in bicicletta è totalmente insostenibile". Questo è quanto afferma il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, che deposita un'interrogazione al sindaco di Ravenna per fare chiarezza sulla mobilità sostenibile nel quartiere San Giuseppe, in particolare verso il nuovo supermercato.

"Altamente sconsigliabile a pedoni e ciclisti è puntare sul Lidl passando dal ponte di via Teodora, anche perché, scendendo sulla rotonda Svezia, s’imbatterebbero drammaticamente, senza alcuna difesa, nel traffico micidiale delle cinque strade che vi convergono, quattro delle quali ad alta percorrenza. Il flusso ciclopedonale preponderante potrebbe arrivare al Lidl da viale Mattei, su cui convergono anche i vasti nuclei abitati posti sull’asse di via Chiavica Romea - continua Ancisi - Ma per non dover circumnavigare spericolatamente la rotonda Svezia, pedoni e ciclisti devono procedere dal lato destro della strada, obbligati però a stare sulla carreggiata, quasi a contatto col traffico motorizzato. Devono poi svoltare sulla via Bisanzio, anch’essa ad alta percorrenza perché raccoglie l’intenso traffico in entrata o in uscita dalla città da o verso nord. Lì di fronte c’è una delle due entrate del Lidl, ma su questa strada non esiste alcuna striscia di attraversamento ciclopedonale. Sul lato destro di viale Mattei e di via Bisanzio in congiunzione non c’è alcuno stradello laterale. Al loro fianco non ci sono, in violazione al codice della strada, né banchine né marciapiedi, e neppure corsie laterali  ciclopedonali, anche solo tracciate con la vernice. Versa in pari condizioni anche via dell’Agricoltura, dov’è situato l’altro accesso al Lidl, il traffico veicolare della quale è però modesto, almeno finora".

"Abbiamo così dimostrato, con un esempio eclatante ed attuale, che Lista per Ravenna non ha votato, per sua parte, il PUMS perché conosce bene la differenza abissale che esiste, al governo della nostra città, tra il dire e il fare. Si può immaginare, in proporzione al caso, quanto caotica e insostenibile potrà essere la mobilità man mano che i 21,1 ettari ex agricoli del PUA in questione, quasi una piccola città, saranno progressivamente lottizzati. Ci resta quindi - conclude Ancisi - il dovere di chiedere al sindaco se e come intende attivare la macchina comunale addetta alla mobilità urbana, affinché la circolazione stradale di accesso o interna al PUA Romea-Anic-Agraria, finora attuato solo con la costruzione di un supermercato tra le vie Bisanzio e dell’Agricoltura, sia 'sostenibile', cioè tale da 'privilegiare gli spostamenti a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici'". 

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