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I sindacati si mobilitano per i patronati: sabato banchetti in piazza

Nella giornata di mobilitazione in programma sabato prossimo, nei banchetti sarà possibile aderire a una campagna di raccolta firma in calce, attraverso la quale si chiede di confermare il fondo attuale per i patronati

Sabato si terrà una giornata di mobilitazione nazionale contro i tagli al fondo patronati, contenuti nel disegno di legge di stabilità presentata dal Governo. L’iniziativa è a cura del Ce.Pa, il coordinamento che raggruppa i principali patronati Acli, Inas (Cisl), Inca (Cgil) e Ital (Uil). Nelle piazze italiane dalle 9 alle 12 sono previsti punti informativi e verrà effettuato un volantinaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione vitale per il rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini.

Sul territorio saranno allestiti banchetti nelle piazze di Ravenna, Cervia, Faenza, San Pietro in Vincoli, Castebolognese, Lugo, Alfonsine, Russi, Fusignano, Bagnacavallo, Massa Lombarda e Conselice. L’iniziativa sarà seguita da un presidio, in programma lunedì 17 novembre davanti alla Prefettura di Bologna, a cui prenderanno parte il personale degli uffici dei patronati Cgil, Cisl, Uil e Acli (che osserveranno una giornata di chiusura), i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna e componenti delle presidenze nazionali dei patronati.

"I tagli previsti dal Governo mettono a rischio a oltre 50 milioni di cittadini la possibilità di accesso alla tutela dei loro diritti -affermano i sindacati -. A fronte di un taglio di 150 milioni, i patronati non potrebbero più garantire un servizio gratuito rispetto ad una richiesta di assistenza che, nell’ultimo anno, è cresciuta del 13%. I tagli rappresentano un  aspetto di estrema rilevanza per la tenuta di un servizio che fa parte integrante del welfare territoriale e che risponde ai bisogni delle persone più deboli che rischiano di rimanere senza prestazioni e senza alcun sostegno".

Nella giornata di mobilitazione in programma sabato prossimo, nei banchetti sarà possibile aderire a una campagna di raccolta firma in calce, attraverso la quale si chiede di confermare il fondo attuale per i patronati. Acli, Inas, Inca e Ital sottolineano che "la sottrazione delle risorse dal suddetto fondo, se approvata così com’è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni delle persone socialmente più deboli che saranno costrette, dietro pagamento, a rivolgersi al mercato selvaggio di sedicenti consulenti, che operano senza alcun controllo e senza regole. Infatti, mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all’Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati".

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