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Morte a Marina, Ancisi replica e attacca

La replica di Alvaro Ancisi alla lettera della sorella della ragazza morte il 25 giugno a Marina di Ravenna, è dura e dai toni forti, benchè non risponda a tutti i quesiti posti nella missiva

La replica di Alvaro Ancisi alla lettera della sorella della ragazza morte il 25 giugno a Marina di Ravenna, è dura e dai toni forti, benchè non risponda a tutti i quesiti posti nella missiva. “Non posso rispondere ad una lettera che non ho ricevuto – attacca Ancisi -, trasmessa invece, per scelta deliberata, ad un giornale che ritengo in malafede e (esso sì, non io) senza scrupoli”. Sul suo sito “Ravenna&Dintorni” precisa a più riprese di aver ricevuto la lettera con la specifica che era stata inviata anche allo stesso Ancisi.

 

ATTACCO ALLA STAMPA - “Rilevo l'evidente concerto di voci tra uno stabilimento balneare denunciato alla Procura per ripetuti vistosi sforamenti della capienza autorizzata – dichiara Ancisi -, un giornale di estrema sinistra offerto gratis ma affamato di pubblicità e il cattocomunista corista del regime, e in particolare del sindaco”. In quest’ultimo caso il riferimento di Ancisi è a Matteo Cavicchioli, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Ravenna.

 

RISPONDO A ME STESSO - “Dell'onestà del mio operato di amministratore comunale rispondo alla mia coscienza e basta – afferma Ancisi -, non avendo interessi di alcun genere, tanto meno economici, da difendere, a differenza di chi deve vendere camionate di birre, tenersi stretto il posto di lavoro o di sballo presso chi di cui sopra, staccare parcelle da avvocato, vendere telefonini, guadagnarsi la pagnotta da "giovane" vecchio scribacchino”

 

MASSIMA PRUDENZA - L’attacco di Ancisi è a tutto campo: “quelli che continuano ad attaccarmi, offendermi, diffamarmi, irridere alla mia età, ecc. – scrive - cercando di intimidirmi e zittirmi, solamente per aver voluto, con tutta la prudenza possibile, far conoscere la verità, niente altro che la verità, sul contesto ambientale in cui, nella tragica  notte del 25 giugno, una ragazza ha trovato in spiaggia la morte e nessun rispetto; e proporre alcuni rimedi perché altri, nelle stesse condizioni, siano invece rispettati e soccorsi degnamente”.

 

NESSUN INTERESSE - “Non ho da difendere neanche interessi politici o elettorali – rivendica -, non avendo più nulla da dimostrare al riguardo e potendomi permettere di prescinderne, convinto peraltro che dalla gente in buona fede nulla ho da temere neppure sotto questo secondario aspetto. Se c'è stato qualche passaggio  immediatamente e involontariamente non chiarito, comunque scusabile, nella conferenza stampa che ho tenuto, sono certo di averlo chiarito. Ma se non basta, sarò chiaro allo sfinimento. Smetterò quando smetteranno”.

 

LA VERITA’ SU FERRAGOSTO - “Sempre perché il mio vangelo politico è la verità – aggiunge -, offro a chi intende coglierla la verità raccontata da un giovane, che non conosco e non ho mai conosciuto, sul "contesto ambientale" di cui sopra da lui osservato la notte di ferragosto, quando la "verità" ufficiale è stata così comunicata ai giornali: "...il Sindaco, insieme al'assessore alla sicurezza Martina Monti e all'assessore alle politiche giovanili Valentina Morigi, si e' recato a Marina di Ravenna nella zona della movida. Questo il commento del Sindaco: "Sabato notte abbiamo avuto l'ennesima conferma che la situazione dello sballo e' nettamente migliorata rispetto al 2009.Non c'e' proprio paragone..."”.

 

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