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Morti sul lavoro, Movimento 5 stelle: "Numeri tragici, non possono più essere ignorati"

Martedì in consiglio comunale è stato portato un ordine del giorno condiviso con la maggioranza per affrontare in modo concreto il tema delle morti sul lavoro

Nella seduta di martedì, il Consiglio Comunale ha chiesto l’impegno del sindaco e della giunta a dare puntuale applicazione delle normative nazionali sulla sicurezza, ad ampliare e rafforzare le esperienze dei protocolli per la sicurezza nel settore del porto e delle costruzioni che vanno monitorati e migliorati sulla base dell'esperienza. I capigruppo di maggioranza, in un documento che vede come primo firmatario Davide Buonocore e che è stato votato all’unanimità, hanno chiesto di dare attuazione al Patto per il lavoro e il clima promosso dalla Regione Emilia-Romagna per utilizzare le risorse nel rispetto dei contratti collettivi, delle norme a tutela della salute e sicurezza sul lavoro, rafforzando la qualità del lavoro.

“Continuano ad aumentare gli incidenti sul lavoro – ha commentato il capogruppo del Partito Democratico Massimo Cameliani - Secondo i dati dell’Inail di gennaio 2022, le denunce di infortunio sono state 57.583, con un aumento del 47% rispetto allo stesso mese del 2021. Quelli relativi alle donne, ed è forse il dato più rilevante, sono cresciuti più rapidamente e superano quelle degli uomini. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nel mese di gennaio 2022 sono state 46. Nel 2021 il fenomeno degli infortuni sul lavoro mortali e invalidanti e quello delle malattie professionali hanno avuto dimensioni rilevanti: 1221 morti e 555.236 infortuni. Ravenna incassa, purtroppo, il dato peggiore fra le province romagnole, con 5 infortuni mortali nel corso degli ultimi 12 mesi. Il presidente della Repubblica recentemente ha affermato che la dignità è azzerare le morti sul lavoro che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi. Perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita. Siamo di fronte ad un fenomeno strutturale – conclude Cameliani - che necessita di interventi straordinari, poiché, anche se abbiamo una legislazione puntuale ed avanzata, spesso non viene regolarmente attuata, con valutazioni dei rischi approssimative e limitati investimenti sulla sicurezza. Bisogna porre rimedio a questa strage continua”.

"Sin dalle amministrative del 2021 abbiamo sempre tenuto alta l’attenzione sia su questo tristissimo primato che su temi comunque ad esso strettamente legati come infortuni, legalità e retribuzione, consapevoli di una media tragica per il 2021 - spiegano dal Movimento 5 stelle ravennate - La tragicità dei dati sul numero di morti bianche è sotto gli occhi di tutti, le statistiche indicano una media mensile della mortalità di 100 decessi e il 10% sono donne, mogli, madri e figlie strappate alle loro famiglie. Questa vera e propria “guerra” deve avere nelle sue mire le parole: sicurezza, prevenzione e controllo, parole chiave che ogni azienda dovrà avere come priorità, considerato il fatto che l’Emilia Romagna occupa la quinta posizione in Italia. Un dato che ci colpisce sono le 95 vittime nel mese di agosto, nonostante sia il mese delle pause estive dell’Italia che lavora".

Giancarlo Schiano, capogruppo del Movimento 5 stelle intervenuto martedì in consiglio, afferma che "troppo spesso queste morti sono le vittime della mancanza di "formazione" e non solo. Come Movimento 5 Stelle riteniamo necessario che quando ci siano conclamate violazioni che mettono in pericolo la vita dei lavoratori, debba essere avviata la sospensione dell'attività imprenditoriale e la scelta deve essere duplice: tutelare le imprese che realmente rispettano le regole e colpire chi non lo fa. Però bisogna farlo adesso, rimandare queste scelte significa macchiarsi nuovamente delle morti bianche. Da oggi possiamo dire di aver mosso un primo passo, dopo la votazione unanime dell’ordine del giorno in consiglio comunale a Ravenna, ma anche un altro decisivo passo è stato fatto al Senato, nelle commissioni Giustizia e Lavoro, nel quale il Movimento 5 Stelle è riuscito a far incardinare la proposta di legge per l’istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro. Il paese necessita di un team di magistrati esperti e specializzati nel far fronte, con rapidità ed efficacia, ai reati di chi continua a violare la legge a discapito della sicurezza dei lavoratori, un “pool” di esperti impegnato in via esclusiva su questo fronte e in questa direzione, con meccanismi premianti e incentivi per tutte quelle imprese virtuose e rispettose delle regole, che per fortuna sono la maggioranza. La Procura Nazionale del Lavoro è un primo, importantissimo, passo per contrastare questi inaccettabili bollettini di guerra settimanali. Ora la speranza è che tutti in Parlamento facciano la loro parte, perché qui a Ravenna noi stiamo facendo la nostra. Mi auguro quindi che almeno su questo fronte si possa remare tutti nella stessa direzione. Questa battaglia va ben al di là del colore politico”.

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