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Multe a sorpresa, adesso Sirio becca anche i motociclisti

La questione viene sollevata dal capogruppo in consiglio comunale di Lista Per Ravenna, Alvaro Ancisi: "il capo-ufficio dei Permessi ha disposto, che "dal giorno 1° settembre 2010, si proceda al controllo dei motocicli"

“Sirio è stato attivato su tutti i varchi, tranne che per via Baccarini, via Rondinelli e via Matteucci, su cui ne è stata annunciata l’entrata in funzione già il 3 febbraio scorso; non ha mai funzionato in via Cura. Quando, nel luglio 2007, ci fu l’attivazione generalizzata di SIRIO su tutti i varchi, esclusi i tre di cui sopra, si ebbe un numero esagerato di rilevazioni che superava quotidianamente il migliaio”. Parte da qui la riflessione di Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista Per Ravenna.

“Il 5 settembre, il responsabile dell’ufficio Permessi di circolazione della polizia municipale inoltrò all’amministrazione la seguente richiesta – ricostruisce Ancisi - “In fase di validazione dei passaggi rilevati dal sistema elettronico SIRIO, l’operazione di accertamento riferita ai motocicli complica notevolmente e rallenta l’attività dell’operatore preposto, in quanto lo stesso per ogni varco deve individuare la categoria di veicolo autorizzata a circolare. Infatti, mentre  i ciclomotori possono transitare in tutti i varchi e pertanto vengono ‘cancellati’ dall’addetto, i motocicli soltanto su alcuni di questi…Per i su esposti motivi si chiede di valutare l’opportunità di uniformare i divieti per tale categoria di veicoli”. In attesa di risposta, fu disposto di sospendere “temporaneamente la validazione dei transiti relativi ai motocicli”. Si era nella fase di avvio del sistema, che ha generato molto contenzioso, afferma la polizia municipale,  poi scemato progressivamente, fino a che la situazione è diventata fisiologica, con favorevole effetto di semplificazione sulle procedure di verbalizzazione delle infrazioni. Cosicché, il capo-ufficio dei Permessi, “preso atto che a distanza di tempo non sono state adottate modifiche (ai divieti in questione) dagli uffici preposti”, ha disposto, che “dal giorno 1° settembre 2010, si proceda al controllo, validazione, segnalazioni e verbalizzazione dei transiti rilevati dal sistema Sirio, relativi ai motocicli”. Di qui, la grande sorpresa dei motociclisti che, dopo tre anni e 45 giorni, si erano quasi convinti, non essendosi curati di decifrare i minuscoli caratteri di stampa dei cartelli esposti a lato di ogni varco, di essere in regola”.

“Per completezza di informazione – riferisce Ancisi - il comando della polizia municipale afferma “che non ha mai dato disposizioni affinché gli agenti assicurassero gli utenti di potere accedere alla ZTL di via di Roma, in palese violazione della segnaletica”, anche se era stato disposto di non accertare tale violazione tramite SIRIO. Inoltre, va tenuto conto che non sempre SIRIO riesce a fotografare le targhe dei motocicli, specialmente se non passano dal centro della strada: questi veicoli sono costituiti da una ridotta massa metallica, a fronte del sempre più diffuso impiego di materiali plastici, che potrebbe non essere rilevata dalle spire induttive del sistema automatico, a differenza di quanto avviene per le autovetture costituite da una massa ferrosa ben più consistente”.

“Il mio commento è inevitabile -conclude Ancisi - Avesse avuto ragione la polizia municipale a chiedere, almeno nella fase di avvio del sistema SIRIO, necessariamente molto caotica e congestionante per i suoi uffici, uniformità di divieto di accesso per i motocicli in tutti i varchi delle ZTL, oppure ce l’avesse e ce l’abbia il servizio Mobilità a resistere sulle disparità:è stata scritta una pagina poco onorevole per un’amministrazione pubblica, giacché le ordinanze, se vengono imposte, vanno applicate senza eccezioni o sospensioni, tanto più se pluriennali; ai cittadini devono essere date informazioni trasparenti ed omogenee (non del tipo: il divieto c’è, ma stai tranquillo); su una situazione irrisolta all’interno degli uffici stessi dell’amministrazione comunale, deve essere dato un chiarimento definitivo: bisognerebbe che gli assessori al traffico (Andrea Corsini) e alla polizia municipale (Martina Monti) se ne occupassero, preferibilmente in armonia”.
 

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