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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Nuovo palazzetto, il Pd: "Decisioni da non prendere in base all’euforia"

intervenuto sulla questione anche il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale a Ravenna, Alessandro Barattoni

La grande partecipazione della città agli eventi del basket e della pallavolo che si svolgono al Pala De Andrè ha riportato al centro della discussione l’ipotesi di realizzarne un nuovo palazzetto. È intervenuto sulla questione anche il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale a Ravenna, Alessandro Barattoni. "Il tema dello sport – ha affermato Barattoni - riguarda il presente ma soprattutto il futuro di questa città: le strutture sportive, lo sport professionistico e il rapporto con i giovani. Ritengo che la domanda, alla base del ragionamento, non sia se serva un nuovo palazzetto a Ravenna ma se sia sostenibile un nuovo palazzetto a Ravenna".

"Ritengo allo stesso modo, essendomi confrontato diverse volte con le società professionistiche della nostra città, che il vero problema attualmente, nonostante i grandi sforzi che chi guida le società sta compiendo, sia il reperimento delle risorse economiche necessarie per riuscire a competere nelle diverse leghe con vere e proprie corazzate sostenute da munifici sponsor - aggiunge -. Gli incredibili risultati ottenuti con le raccolte fondi straordinarie, l’estate scorsa dal basket e pochi giorni fa dalla pallavolo, rimandano con forza a questo tema al quale mi auguro la classe imprenditoriale cittadina possa dimostrarsi sempre più sensibile: perché lo sport di alto livello è sì una vetrina per le società e i suoi sponsor ma lo è anche per la nostra città e funge da traino incredibile per le nuove generazioni".

"Credo però che le decisioni non vadano prese in base all’euforia del momento in base a risultati sportivi più o meno soddisfacenti ma bensì tenendo in considerazione costi, effetti, benefici e criticità di medio e lungo periodo per tutta la città - prosegue -. Avere un palazzetto nuovo, maggiormente funzionale alla pratica sportiva rispetto al Pala De André, consentirebbe certamente di liberare tanto spazio per l’attività giovanile in tante palestre cittadine ma non possiamo non pensare, quando si sta per prendere una decisione simile, al rischio di costruire contenitori non avendo la certezza di avere le squadre e/o gli eventi che lo riempiano".

"Per questo pensiamo che porre il problema analizzando solo la questione delle risorse iniziali, viste le diverse possibili e convenienti formule per costruirlo (dall’Istituto per il Credito Sportivo alla modalità in project financing), affronti solo una parte del problema. Riteniamo che sia almeno altrettanto importante la questione di come gestire e di cosa fare del Pala De Andrè .La sostenibilità a lungo termine - conclude - deve essere il faro che guida le scelte di amministratori lungimiranti e siamo certi che il sindaco la sua giunta riusciranno a coniugare tutto ciò prima di prendere una decisione definitiva.

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