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Olivetti-Callegari, Lista per Ravenna: "Si fa lezione nella stanza delle macchinette del caffè"

Il consigliere Ancisi: "La ricongiunzione dell'istituto professionale Olivetti con il Callegari è obiettivo condivisibile, di cui però si parla da almeno 7/8 anni senza darvi corso"

Il sindaco Michele de Pascale qualche giorno fa ha annunciato un finanziamento da 300mila euro all'istituto Callegari, confermando che la scuola sarà ricongiunta con l'istituto professionale Olivetti.  "La ricongiunzione dell’istituto professionale Olivetti con il Callegari, tramite suo trasferimento nella scuola di via Umago, è obiettivo condivisibile, di cui però si parla da almeno 7/8 anni senza darvi corso, non essendo stati effettuati gli indispensabili lavori di adeguamento - commenta Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna - La decisione di attivare il trasferimento dal prossimo settembre è stata assunta dalla provincia senza essere comunicata agli organi collegiali dell’Olivetti, se non nel marzo scorso, ad iscrizioni chiuse da quasi due mesi, che hanno portato circa 300 ragazzi a scegliere questo istituto: tra questi, 43 con disabilità anche gravi e 14 con difficoltà motorie. Sono gli stessi insegnanti delle scuole medie inferiori a indirizzare i loro allievi disabili verso tale istituto, nel quale i molti investimenti compiuti e le politiche di accoglienza attivate hanno consentito risultati notevoli per la loro integrazione e lo sviluppo delle loro qualità. Una genitrice, esponente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili di Ravenna (Anmic), ha messo in evidenza che “sono stati creati spazi dove un ragazzo o un gruppetto possono approfondire un argomento ostico con l'insegnante, o avere una pausa. Ci sono laboratori, un centro stampa e un bel gruppo di lavoro per il sostegno a ragazzi più deboli e alle classi”.

"Le assemblee dei docenti, del personale e dei genitori dell’Olivetti, nonché  l’Anmic stessa, eccepiscono perciò, non sull’unificazione dei due istituti professionali,  ma sui tempi di attuazione - prosegue Ancisi - in quanto, a fronte dei lavori necessari per eliminare le barriere architettoniche e per aumentare convenientemente il numero delle aule e dei servizi, il primo dei tre stralci preventivati, l’unico realizzato, appare assolutamente insufficiente. Un insegnante ha prodotto alcuni esempi: “Qui abbiamo una stanza dedicata per una ragazzina con grave disabilità con cui a volte bisogna stare soli. Al Callegari, per rispondere a questa esigenza hanno individuato lo stanzino senza finestre dove oggi sono alloggiate le macchinette del caffè. In un angolo della scuola c'è un montacarichi per salire al primo piano, lontano dalle aule. Laboratori e palestra sono al pianterreno. Per raggiungerli, i nostri allievi dovranno attraversare mezza scuola al primo piano e poi un grande piazzale esterno. Al pianterreno inoltre non c’è il bagno per disabili. In caso di necessità, occorre tornare su. Una situazione che può divenire umiliante. Servono delle aule in più non per escludere, ma perché ci sono alcuni ragazzi che non possono stare per cinque ore in una classe. La nostra scuola svolge anche una funzione sociale che non potremo più garantire”".

"Il sindaco di Ravenna è presidente della provincia in veste di rappresentante dell’amministrazione comunale - conclude il consigliere - In ragione di ciò, ed essendo il consiglio comunale l’unica espressione democratica dell’intera cittadinanza, sembra opportuno rivolgergli in tale consesso alcuni interrogativi: non sarebbe più corretto informare gli organi collegiali dell’Olivetti sul trasferimento in via Umago per tempo, affinché le famiglie dei potenziali allievi ne tengano conto nella scelta della scuola a cui indirizzarli? Al fine di corrispondere a queste esigenze, quali specifici interventi sono da attuare preventivamente nella scuola di via Umago per ospitare degnamente i due istituti Callegari ed Olivetti, specie in ragione degli allievi con disabilità?".

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