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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Ordinanze del sindaco, Guerra (LN): "Ritardatarie, propagandistiche e senza risorse"

Le ordinanze del sindaco sul tema della prostituzione, del degrado e dell'abusivismo hanno effettivamente qualche comune denominatore: sono ritardatarie, propagandistiche e private delle risorse necessarie per essere applicate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Le ordinanze del sindaco sul tema della prostituzione, del degrado e dell'abusivismo hanno effettivamente qualche comune denominatore: sono ritardatarie, propagandistiche e private delle risorse necessarie per essere applicate. Non dimenticando l'incredibile proposta del Sindaco di un paio di anni fa sulla creazione di un quartiere a luci rosse (lo inviterei invece a firmare la proposta di referendum della Lega Nord sull'abrogazione della legge Merlin), sulla prostituzione mi chiedo come sia possibile ridurre questo fenomeno nelle aree della Rocca Brancaleone, della Stazione e dell'Adriatica senza fornire alcun supporto alle forze dell'ordine. Riprendo le ultime esternazioni delle associazioni di categoria dei commercianti sull'abusivismo per ricordare che gli agenti della polizia municipale addetti alla vigilanza sul commercio sono 11. Per il secondo Comune d'Italia per estensione territoriale, è impensabile vedere applicata l'ordinanza del Sindaco senza che la sua maggioranza aumenti le risorse economiche per l'assunzione di agenti che, ricordo per l'ennesima volta, sono 188, ben al di sotto dei 220 ritenuti necessari nel 2008, quando non vi erano tutti questi immigrati, profughi o rifugiati. E veniamo quindi al degrado con il quale concludo la mia nota sulle ordinanze del Sindaco. Per quanto accade nelle aree più degradate di Ravenna, viste le proposte inascoltate da me presentate in qualità di Consigliere Comunale della Lega Nord Romagna sul versante della sicurezza, sarebbe ora di fare qualcosa di più che una ordinanza. Occorre una linea politica che contrasti chiaramente questo fenomeno. E' cioè troppo semplicistico redigere ordinanze da un lato lasciando coloro che hanno le responsabilità di applicarle senza alcuna risorsa aggiuntiva dall'altro. Coloro che bivaccano e degradano agli Speyer e in Area Dantesca, le prostitute in centro storico e in periferia, i venditori abusivi nei lidi sud e, non dimentichiamo, le tante aziende che aprono abusivamente nel nostro Comune, non si affrontano con tre ordinanze alla vigilia delle ferie estive.

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