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Passaggio di funzioni fra Provincia ed Enti gestione parchi

Con i voti a favore della maggioranza il consiglio provinciale ha approvato la delibera con la quale la Provincia trasferisce all’Ente per la gestione del Parchi e della Biodiversità – Delta del Po

Con i voti a favore della maggioranza, e quelli contrari di Udc, Pdl e Lega Nord, il consiglio provinciale ha approvato la delibera con la quale la Provincia trasferisce all’Ente per la gestione del Parchi e della Biodiversità – Delta del Po; e all’Ente per la gestione del Parchi e della Biodiversità – Romagna, le proprie funzioni in materia di aree regionali protette e siti della Rete Natura 2000.

Con lo stesso atto, la Provincia trasferisce anche il contributo per la gestione delle piccole aree protette della Regione Emilia-Romagna, pari a 50.000 euro annui all’Ente ‘Delta del Po’; e in comodato d’uso gratuito all’Ente ‘Romagna’ il Bat detector Peterson UD D 1000x e la Centralina meteo Digiteco, acquistati con il finanziamento del programma transfrontaliero Italia-Slovenia “Climaparks”. In ogni caso la Provincia manterrà una serie di funzioni che vanno dall’approvazione dei bilanci dei due Enti, parteciperà all’attuazione dei progetti di sviluppo e approverà i Piani territoriali; esprimerà il proprio parere sui regolamenti dei Parchi e delle Riserve naturali e continuerà a erogare la propria quota annuale per la gestione.

Il consigliere del Partito Democratico, Daniele Bassi (presidente della Commissione consiliare numero 5), commenta: “La delibera è stata assunta nel rispetto della legge regionale 23/12/2011 n. 24 ‘Riorganizzazione del sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete Natura 2000 e istituzione del Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano’ e permetterà una gestione più efficace e omogenea di aree protette quali i parchi. Questo perché oggi si deve ragionare in termini di area vasta anche per le riserve naturali, le aree di riequilibrio ecologico e così via”.

 “Il territorio ravennate – aggiunge – fa parte di due macro aree; quella del Delta del Po; e la Romagna, rispetto alle cinque comprese nella regione. Queste aree hanno grandi potenzialità e grandi opportunità anche per la visibilità turistica e vanno ad arricchire la già importante offerta che quest’area nel suo insieme può vantare”.

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