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Petrolchmica, il sindaco: "Ravenna può tornare tra le priorità di Eni"

Il sindaco Michele de Pascale ha incontrato Claudio Descalzi e Emma Marcegaglia, rispettivamente amministratore delegato e presidente del "cane a sei zampe"

"Le premesse affinché Ravenna torni al centro delle priorità di Eni ci sono tutte". Il sindaco Michele de Pascale, affiancato dalll’assessore alle attività produttive Massimo Cameliani e dal consigliere regionale Gianni Bessi, ha incontrato Claudio Descalzi e Emma Marcegaglia, rispettivamente amministratore delegato e presidente del "cane a sei zampe". Temi dell’incontro la situazione Versalis, l'attività upstream offshore e la chimica. 

Su Versalis Descalzi ha sottolineato come lo stabilimento "stia andando bene". Dopo il fallimento della trattativa con Sk Capital, Versalis è ritornata sotto il consolidato di Eni, mostrando un cambiamento di strategia e ribadendo la centralità dello stabilimento. "Versalis è uno dei due stabilimenti in attivo in Italia, questo fa ben sperare per il suo futuro e per nuovi investimenti su Ravenna", ha commentato il primo cittadino.

Per quanto riguarda il comparto della chimica, durante l’incontro è stata fatta richiesta ai vertici Eni di verificare la possibilità di investire anche in nuove diverse attività, perché Ravenna ne divenga la sede. “C’è stata data tutta la disponibilità a studiare insieme possibili progettualità - ha affermato il sindaco - e in questa partita come amministrazione vogliamo avere un ruolo attivo; ci faremo carico di strutturare un nostro know how rispetto a quelle che sono le prospettive sulla chimica e di proporre ad Eni possibili iniziative da intraprendere sul nostro territorio che ovviamente siano sostenibili economicamente”.

Sull’attività upstream offshore, durante l’incontro è stata data garanzia che le attività che oggi possono già partire nel 2017 verranno attivate. Nel 2017 c’è la previsione che l’attività aumenti rispetto al 2016. "C’è stato confermato che s’intende investire su Ravenna - ha ribadito De Pascale - ci sono attività che per poter partire necessitano di alcuni procedimenti ministeriali e per le quali sono previsti da Eni circa 600 milioni di investimento. Come amministrazione ci impegneremo mettendo in campo un’azione di dialogo molto forte con il governo e con la presidenza del consiglio perché i nodi si possano sciogliere al più presto”.  

Infine è stato affrontato il tema delle aree dismesse di Eni, il mandato dell’amministratore delegato Descalzi è quello di avviare un dialogo con l’amministrazione comunale per portare a un’accelerazione fortissima all’attività di valorizzazione e bonifica delle aree di proprietà di Eni.   Descalzi ha ribadito che "Ravenna ha un altissimo potenziale di crescita e di sviluppo. C’è know how, conoscenze, tecnologia, soldi da investire: tutti argomenti che proiettano questo settore nel futuro". “Ciò a cui teniamo molto - ha concluso il sindaco - è che la centralità di Ravenna torni ad essere una delle priorità di Eni; questa visita mostra non solo una disponibilità, ma anche un’importante valenza simbolica: il rapporto tra comune ed Eni riparte con un nuovo passo”. 

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