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Piano sosta a Marina, Ancisi: "Luci ed ombre"

L’entrata in vigore da oggi dell’ordinanza “DISCIPLINA DEGLI ACCESSI DA PARTE DI MEZZI MOTORIZZATI NELL’ARENILE DEMANIALE DELLA LOCALITA’ DI MARINA DI RAVENNAM ANNO 2012” mi suggerisce alcune osservazioni.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

L’entrata in vigore da oggi dell’ordinanza “DISCIPLINA DEGLI ACCESSI DA PARTE DI MEZZI MOTORIZZATI NELL’ARENILE DEMANIALE DELLA LOCALITA’ DI MARINA DI RAVENNAM ANNO 2012” mi suggerisce alcune osservazioni.

VIZIO DI COMPETENZA
Condivido l’esigenza di una disciplina, ma ritengo che questo tipo di ordinanza sia di competenza non del sindaco, bensì del dirigente del servizio competente. Non mi soffermo sulle ragioni tecnico-giuridiche, che però espongono a ricorsi per vizio di competenza.


DOVE PARCHEGGIANO I MOTOVEICOLI?
In sostanza, la sosta e l’accesso dei veicoli motorizzati alle aree demaniali di spiaggia, fino agli stradelli compresi, è consentita solo “nelle specifiche aree, retrostanti gli stabilimenti balneari... opportunamente segnalate e delimitate a cura dei concessionari”. Questo rafforza il problema dei motoveicoli, nel caso (concreto e attuale) che i gestori degli stabilimenti balneari non destinino ad essi parte degli spazi di sosta, esponendoli a sanzioni, che, tra l’altro, non sono i 38.00 euro del codice della strada, ma i 206.00 del codice della navigazione. L’ordinanza obbliga, giustamente, solo a riservare almeno uno stallo ai veicoli degli invalidi, si suppone a quattro ruote. Peraltro, i motoveicoli non possono parcheggiare neppure su viale delle Nazioni, se non occupando uno stallo a pagamento riservato alle auto e pagando il ticket relativo, che può essere trafugato da chiunque. Di qui, la necessità che il Comune riservi su tutto il viale spazi appositi per i motoveicoli. Sarebbe bene che altrettanto si facesse per le biciclette, non tanto perché un agente zelante potrebbe anche multarle, ma per evitarne la dislocazione disordinata e confusa.


ORDINANZA 24 ORE
L’ordinanza e la relativa segnaletica sono 0-24, non 7-20. Ora non si può più parcheggiare sugli stradelli, se non - lasciando liberi comunque quattro metri di carreggiata - per le forniture agli stabilimenti balneari, che non dovrebbero avvenire di notte. Ci si augura - e comunque Lista per Ravenna su questo non darà requiem ai tutori dell’ordine civico - che le infrazioni siano contestate non solo di giorno ai pacifici fruitori dell’uso balneare/ricreativo della spiaggia, ma anche di notte agli sterminati e meno pacifici fruitori dello sballo, causa ed effetto del superamento illimitato delle capienze stabilite, per ragioni di sicurezza, negli stabilimenti autorizzati. Oltre tutto si dovrà far rispettare l’ulteriore divieto di accesso alle aree del demanio marittimo attraverso gli stradelli retrodunali, consentito solo “per raggiungere le aree di sosta e per consentire il percorso che da queste conduce alla prima uscita”, che non ammette il nomadismo superalcolico notturno da uno sballo all’altro sullo stradello, ma se mai su viale delle Nazioni. Certo bisogna che gli agenti mettano il naso e i taccuini anche ad est del viale.


NON SOLO A MARINA DI RAVENNA
Infine, l’ordinanza dovrebbe essere estesa anche al di fuori di Marina, laddove si pone, allo stesso modo, la stessa problematica.
 

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