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Pineta Ramazzotti, "stupore per la recinzione inappropriata"

Perché la rete tocca terra e non c’è il benché minimo spazio sotto affinché la fauna possa attraversare la recinzione da una zona all’altra?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Chi in questi giorni decide di fare una passeggiata nella parte della pineta Ramazzotti, data alle fiamme da mano criminale il 19 luglio del 2012, noterà che sono iniziati i lavori che dovranno tutelare l'intera area nella fase delicata della rinaturalizzazione. Innanzitutto dalla planimetria pubblicata dalla stampa, conforme all'atto di indirizzo approvato all'unanimità da tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale, la recinzione dovrebbe essere collocata circa 400 metri più a nord. Ma quello che desta stupore è la posa in opera della rete metallica. Anche il più profano in materia si chiede perché non è stato lasciato il dovuto spazio sotto di essa, per consentire alla fauna selvatica di migrare da un punto all'altro della pineta liberamente. Perché la rete tocca terra e non c'è il benché minimo spazio sotto affinché la fauna possa attraversare la recinzione da una zona all'altra? Restiamo in attesa di chiarimenti sulle motivazioni, apparentemente non comprensibili. La Forestale è un Corpo glorioso la cui opera va lodata per l'enorme mole di lavoro che quotidianamente svolge assolvendo i suoi compiti istituzionali. Ma se questo è un errore, che non sarebbe di poco conto, occorre che vi si ponga rimedio quanto prima poiché in primavera molte specie di volatili depongono le uova e non vorremmo che i piccoli, non potendo superare in volo la recinzione, restino di balia di specie predatorie. Una madre lascia soli i piccoli?

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