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"Più agenti e più telecamere": le proposte della Pigna del 'Pacchetto sicurezza'

La lista civica la Pigna torna a insistere sul problema sicurezza: venerdì la capogruppo Veronica Verlicchi ha presentato diverse proposte - mozioni e ordini del giorno - riunite sotto il nome di "Pacchetto sicurezza"

La lista civica la Pigna torna a insistere sul problema sicurezza: venerdì la capogruppo Veronica Verlicchi ha presentato diverse proposte - mozioni e ordini del giorno - riunite sotto il nome di "Pacchetto sicurezza" che saranno discusse in consiglio comunale. Tra queste la prima riguarda il nuovo regolamento di Polizia Urbana: "Il Comune di Ravenna ha un regolamento di polizia urbana datato, obsoleto e inattuale nella stragrande maggioranza delle sue parti dal momento che contiene norme scritte ne gli anni '20 - spiega Verlicchi - E' quindi evidente che non sia possibile integrarlo o modificarlo in quanto il lavoro istituzionale impiegherebbe moltissimo tempo. Abbiamo presentato una proposta di deliberazione del consiglio comunale per l'adozione del nuovo regolamento di Polizia Municipale, che presto andrà in discussione in Consiglio Comunale. Il regolamento di polizia urbana che proponiamo è uno strumento che disciplina i comportamenti e le attività che hanno un riflesso sulla vita comunitaria cittadina. Diversi gli argomenti trattati: dall'occupazione di suolo pubblico, all'esposizione di merce fuori dai negozi, dall'ammassamento di oggetti in aree private, alla manutenzione di giardini e campi che sorgono in centri abitati, da atti e abbigliamento non in linea con il decoro, all'abbandono di velocipedi, dai bivacchi, alle bevande alcoliche all'accattonaggio, rumori e musica, odori molesti e anche decoro degli edifici privati che si affacciano sulla pubblica via. Nel regolamento affermiamo il divieto di indossare copricapi che nascondono il viso quali il burqa, ma particolare attenzione la dedichiamo alle aree urbane nelle quali preservare e tutelare il decoro quali i monumenti, le scuole, le strutture sportive quali stadio e palazzetti, i parchi e i giardini, la stazione e le aree limitrofe ad essa, l'ospedale e le strutture socio-sanitarie, i parcheggi, i teatri, le zone dove si tengono eventi e i mercati".

Il secondo punto riguarda l'attuazione del decreto sicurezza: "Abbiamo depositato una mozione in Consiglio Comunale affinché nel Comune di Ravenna venga applicato il Decreto Salvini, che sarà convertito in legge senza variazioni nei prossimi giorni e che riserva l'accoglienza nel sistema Sprar ai soli titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati e, quindi, tali soggetti possono seguire i progetti di integrazione ed inclusione sociale - continua la consigliera - Il decreto stesso prevede che i soggetti richiedenti asilo possano essere accolti nei Cas (Centri di accoglienza secondaria) e nei Cara (Centri di accoglienza per i richiedenti asilo). Infine, il “Decreto Salvini” contiene una norma che prevede che il daspo urbano, cioè i divieti di accedere a manifestazioni sportive, sia esteso anche a chi è indiziato per reati connessi al terrorismo. Esso si potrà, poi, applicare anche nei presidi sanitari, in aree in cui si stanno svolgendo fiere, mercati e spettacoli pubblici"

Una terza proposta riguarda l'integrazione del regolamento di videosorveglianza: "Abbiamo proposto l'aggiunta dell'articolo 7 bis del regolamento sulla videosorveglianza così formulato; “Il Comune di Ravenna promuove ed attua, per la parte di propria competenza, il coinvolgimento dei privati per la realizzazione di singoli punti di videosorveglianza, orientati comunque su vie ed aree pubbliche, nel rispetto dei principi di cui al presente Regolamento , previa stipula con essi di accordi o patti. I privati interessati assumono su di sé ogni onere per: acquistare le attrezzature e renderle operative, con connessione al sistema centrale ovvero con memorizzazione locale delle immagini, in conformità alle caratteristiche tecniche dell’impianto comunale o di un modello compatibile; metterle a disposizione del Comune di Ravenna a titolo gratuito, senza mantenere alcun titolo di ingerenza sulle immagini e sulla tecnologia connessa; la manutenzione e la gestione dei sistemi messi a disposizione del Comune di Ravenna; il Comune di Ravenna assume su di sé la responsabilità della gestione dei dati raccolti. Inoltre, così come previsto dalla Legge 48/2017 gli enti gestori di edilizia residenziale, gli amministratori di condomini, le imprese, anche individuali, le associazioni di categoria, i consorzi o i comitati costituiti fra imprese, professionisti o residenti, dotati di almeno dieci impianti, potranno proporre progetti per la messa in opera a loro carico di sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, dotati di software di analisi video per il monitoraggio attivo con invio di allarmi automatici a centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza privata . Tali soggetti, che assumeranno a proprio carico quote degli oneri di investimento, di manutenzione e di gestione dei sistemi tecnologicamente avanzati realizzati, potranno usufruire delle detrazioni dall’imposta municipale propria (IMU) o dal tributo per i servizi indivisibili (TASI) secondo quanto verrà annualmente deliberato dalla Giunta Municipale”".

Verlicchi chiede poi la realizzazione di un sistema di videosorveglianza pubblico e privato: "A questo proposito abbiamo depositato una specifica mozione per far si che Ravenna possa dotarsi di un efficiente e completo sistema di videosorveglianza pubblico e privato. Solo in questo modo si può coprire l'intero territorio comunale e in modo rapido ed efficiente. E' necessario raggiungere l'obiettivo di garantire un più forte controllo e un migliore monitoraggio di tutto il territorio comunale al fine di aumentare la sicurezza per i cittadini residenti e per gli imprenditori, quali commercianti, artigiani e industriali oggi fortemente colpiti dalla criminalità. Proponiamo, pertanto, la possibilità di far gestire le telecamere dei privati alla Polizia Municipale, all'interno della propria centrale operativa, consentendo alla stessa di poter monitorare e controllare l'area esterna dei negozi e delle aziende, cosa preclusa ai privati che invece possono monitorare solamente l'interno delle loro proprietà, ed aumentando, così, considerevolmente le aree e le zone sottoposte a controllo e di conseguenza la prevenzione contro furti, danneggiamenti e rapine".

La lista si concentra poi sull'apertura dei distaccamenti fissi della Polizia Municipale nel forese e nei lidi: "Il presidio del territorio infatti è una condizione indispensabile per garantirne la sicurezza e dà al cittadino maggiore rassicurazione e fiducia. Abbiamo quindi avanzato un ordine del giorno proprio per raggiungere questo obiettivo. Nelle località del forese e dei lidi sono aumentati in questi ultimi anni i furti e le rapine a danno dei cittadini residenti e soprattutto nei confronti degli anziani che, spesso, vivono in case situate al di fuori dei centri abitati. Nella stragrande maggioranza delle località dei lidi e del forese é assente o, comunque, fortemente limitata la presenza delle telecamere di videosorveglianza rendendo così il territorio più esposto all’azione di malintenzionati. La scelta politica del Pd di chiudere i distaccamenti della Polizia Municipale a San Pietro in Vincoli, Mezzano, Casalborsetti, Punta Marina e Lido di Classe ha reso quelle zone più deboli dal punto di vista della sicurezza favorendo così il dilagare della criminalità. La chiusura dei suddetti distaccamenti, in funzione quando l’organico della Polizia Municipale era inferiore a quello attuale, ha provocato forzatamente una presenza sporadica della Polizia Municipale dato che sono solo 3 le pattuglie che hanno il compito giornaliero di vigilare il territorio extra cittadino. Sono fortissime le richieste dei cittadini, degli imprenditori, dei comitati cittadini e delle Pro Loco di riaprire i distaccamenti siano pertinenti e da accogliere al fine di garantire ai ravennati residenti nelle località dei lidi e del forese più sicurezza e più controllo del territorio, dato che l’organico della Polizia Municipale é recentemente passato da 175 a 200 unità e che, pertanto, si presume che vi sia la possibilità di potenziare la presenza fissa della Polizia Municipale nei lidi e del forese. La nostra proposta quindi è quella di aprire, nel 2019, nelle località di San Pietro in Vincoli, Mezzano, Casalborsetti e Punta Marina (o Marina di Ravenna) e, durante il periodo estivo, Lido di Classe i distaccamenti della Polizia Municipale con organico e automezzi almeno pari all’esperienza precedente".

Infine la consigliera d'oppozione chiede telecamere anche per lidi e forese: "Su questo aspetto abbiamo presentato una mozione che intende dare la priorità dell'installazione delle telecamere nei lidi e nel forese. Ciò si rende applicabile non solo perchè l'extra città risente dall'assenza quasi totale di telecamere dio videosorveglianza, ma anche perchè con il contributo ricevuto dal Comune di Ravenna dal Ministero dell'Interno a seguito della partecipazione al bando libera 373.000 euro che il Comune aveva previsto per le telecamere in città nel caso di mancato finanziamento".

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