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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Meloni pubblica il video di uno stupro, è bufera. Bakkali: "Uno dei punti più bassi e disumani nella comunicazione politica"

Continua a far discutere la scelta di Giorgia Meloni di pubblicare sui suoi canali social un video che documenta lo stupro avvenuto domenica 21 agosto a Piacenza. E la polemica non ha risparmiato il Ravennate

Continua a far discutere la scelta di Giorgia Meloni di pubblicare sui suoi canali social un video che documenta lo stupro avvenuto domenica 21 agosto a Piacenza, dove un uomo africano di 27 anni, originario della Guinea, ha violentato una donna ucraina di 55 anni sul marciapiede in mezzo alla strada. La leader di Fratelli d'Italia lunedì ha ricondiviso quelle orride immagini che erano state pubblicate da un quotidiano nazionale.

"Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno nella città di Piacenza da un richiedente asilo" si legge nel post della leader di Fdi. "Un abbraccio a questa donna, alla quale la nostra società non ha saputo garantire la sicurezza di cui aveva diritto. A nome delle istituzioni italiane le chiedo scusa" scrive ancora Meloni, che poi conclude: "La lotta al degrado, all'illegalità diffusa, all'immigrazione illegale di massa non sono concetti astratti, riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi e soprattutto dei più fragili. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città". 

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Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti. Tante le critiche avanzate nei confronti della Meloni, accusata di strumentalizzare il video per fini elettoralistici. Perché pubblicare il video di uno stupro lede prima di tutto la dignità della vittima che quella violenza l'ha subita. Questa almeno è la tesi di chi non ha condiviso la decisione della leader di Fdi. Per Enrico Letta, segretario del Pd, è "indecente" usare le immagini di uno stupro ed è "indecente ancora di più farlo a fini elettorali. Il rispetto delle persone e delle vittime viene prima di ogni cosa".

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La polemica non ha risparmiato il Ravennate, dove a prendere posizione è stata Ouidad Bakkali, attuale presidentessa del consiglio comunale, vicesegretaria regionale del Partito Democratico e candidata alla Camera alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. In un post su Facebook Bakkali, da sempre vicina alle tematiche femministe, ha puntato il dito contro la leader di FdI: "Il post di Meloni sullo stupro è uno dei punti più bassi e disumani visti nella comunicazione politica in questa campagna e in passato. Diffondere il video di una violenza, le grida atroci di una donna mentre viene violentata. Perchè? Diffondere il video di uno stupro è violenza, non fatelo!".

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