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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Porto, Donini (Lega): "Interventi urgenti o l'economia s'inabisserà"

"Sentiamo parlare di tempistiche lunghe – spiega Alberto Donini – riguardo ai lavori necessari di escavazione del porto canale, che causano una perdita di indotto".

Il consigliere comunale Lega Nord, Alberto Donini, interviene sulla questione dell’escavamento del porto canale di Ravenna. Emerso in tutta la sua drammaticità, durante la tavola rotonda con Arsi (Associazione Spedizionieri Internazionali di Ravenna). "Sentiamo parlare di tempistiche lunghe – spiega Alberto Donini – riguardo ai lavori necessari di escavazione del porto canale, che causano una perdita di indotto".

Al di là di quanto riportato dal sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, "non c’è alcuna progettazione – attacca Donini – come ammesso sottilmente da qualche tecnico: le sabbie devono essere analizzate, per caratterizzarle, per poi capire se potranno essere utilizzate per il ripascimento delle spiagge e così via. Per dare un’idea, per ogni metro in più di fondale, l’indotto sarebbe di circa 60 milioni di euro, per il porto e per l’economia ravennate, già messa a dura prova dalla crisi. Invece, così, le navi sono costrette a fare scalo altrove, facendo aumentare esponenzialmente i costi".

"Ma, evidentemente, il Pd pare più interessato a dirimere i suoi problemi interni, piuttosto che occuparsi dell’economia della città: ci pare di capire dagli operatori portuali che, prima del 2020 (fra bando, assegnazione dei lavori e iter necessario), nessuno dragherà i fondali e questo vuol dire un danno incalcolabile per la nostra economia. Se il porto di Ravenna dovesse cessare di essere il riferimento su questa parte di Adriatico, sarebbe molto difficile anche incanalare qui risorse pubbliche – conclude – senza contare gli aiuti bancari per sostenere un settore in crisi".
 

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