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Porto e sicurezza sul lavoro, Vandini: "Possibile 'bomba' socio-sanitaria"

E’ di ieri la notizia in merito ai dati emersi relativamente alla sicurezza sul lavoro sul porto, dati non particolarmente rassicuranti per quanto riguarda la gestione degli appalti e dei subappalti.

Con una conferenza stampa, l'Ausl ha diramato lunedì i dati relativi alla sicurezza sul lavoro sul porto. Per Pietro Vandini, candidato al Consiglio regionale, si tratta di numeri "non particolarmente rassicuranti per quanto riguarda la gestione degli appalti e dei subappalti. Io sono hse manager, mi occupo per lavoro proprio di queste tematiche e vorrei dare un ulteriore contributo. Al di la’ dei controlli effettuati dagli organi preposti, assolutamente utili e necessari, c’è un aspetto culturale da affrontare. Purtroppo la sicurezza sul lavoro, molto spesso, non viene ancora percepita come parte integrante dei processi aziendali ma come “carta da riempire per essere in regola".

"Questa materia ha un impatto importante sulla tenuta delle aziende nei prossimi anni perché incide in maniera importante sui fattori che influenzano il clima aziendale; imprenditori, lavoratori e responsabili delle risorse umane devono dedicarvi particolare attenzione - prosegue Vandini -. La sicurezza e la medicina del lavoro hanno esattamente la stessa importanza di qualsiasi altra area aziendale e va gestita come tale senza pensare che basti qualche persona ad occuparsene a tempo perso. In genere ci si concentra sulle tragedie in ambito lavorativo quando si parla delle “morti bianche”, ma ci sono altri due aspetti troppo spesso poco considerati che riguardano le malattie professionali e il clima aziendale. Le malattie professionali sono in aumento, in particolare in certi settori e molte di queste coinvolgono l’apparato muscoloscheletrico. Questo crea delle limitazioni che portano ilavoratori a non poter più eseguire determinate attività. Capite bene che oltre al costo umano e sociale legato ad una “disabilità” lavorativa vi è anche un problema gestionale in capo all’azienda che si troverà ad avere una risorsa non più abile al 100%. Questo aumenterà nei prossimi anni e ci troveremo ad affrontare situazioni che potrebbero esplodere come una vera e propria “bomba” sociosanitaria".

"L’altro aspetto è legato allo “Stress Lavoro Correlato” ovvero quella serie di sintomi che colpiscono in maniera sempre più importante gran parte della popolazione lavorativa a causa di una di fattori, sociali e lavorativi - continua Vandini -. Carichi di lavoro, stipendi, gestione delpersonale, e una serie di aspetti che dall’ambito lavorativo si ripercuotono sulla vita privata delle persone creando problemi sempre più complessi da gestire all’interno delle aziende. A livello regionale ritengo che si debba agire in termini di incentivazione del welfare aziendale e dello “smart work” (parte del tempo lavorativo da svolgere non necessariamente sul posto di lavoro ma da casa ad esempio) per quelle attività in cui questo è possibile. Altro aspetto su cui mi concentrerò se venissi eletto riguarda la cultura della sicurezza dal punto di vista dei lavoratori e della dirigenza (Datori di Lavoro compresi) mostrando i vantaggi che si possono avere gestendo questi aspetti in modo adeguato, trasformando quelli che vengono ritenuti dei costi in investimenti che, senza esagerare, potranno essere fondamentali per la tenuta delle aziende nei prossimi anni". 

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