Pri a confronto con il mondo economico: "Ecco le priorità per Ravenna"
Con “Una nota aggiuntiva per Ravenna” il Partito Repubblicano ha invitato tutte le realtà economiche e sindacali cittadine al confronto.
Con “Una nota aggiuntiva per Ravenna” il Partito Repubblicano ha invitato tutte le realtà economiche e sindacali cittadine al confronto. Il 22 maggio 1962 Ugo la Malfa presentò in parlamento la “Nota aggiuntiva”, un documento che identificava gran parte degli interventi che, se realizzai, avrebbero corretto gli squilibri del boom economico degli anni Sessanta. Con lo stesso spirito i repubblicani di Ravenna si sono confrontati con le rappresentanze del mondo economico del territorio per costruire “Una nota aggiuntiva per Ravenna”.
Per Mambelli (Confcommercio) le priorità per Ravenna sono il turismo, il commercio e i collegamenti; per Burioli (CNA) bene ha fatto il PRI a porre l’accento sulla programmazione. Caroli (Confartigianato) ha ricordato l’esigenza di rivedere il Pair 2020 e di ripensare i collegamenti. Gasperoni (Confesercenti) ha sottolineato come serva un nuovo clima di fiducia a Ravenna per rilanciare sia l’economia che il turismo. Brunelli (AGCI) ha posto l’accento sull’innovazione e il lavoro, Mazzotti (Legacoop) si è soffermato in particolare sul corridoio Adriatico e sulla necessità di rilanciare il settore costruzioni, anche partendo dalla rigenerazione urbana. Ricci (CGIL) si è soffermato sul lavoro e sulla competitività, ricordando però che occorre fare i conti con le risorse. Saporetti (CISL) ha parlato di un rilancio generale della città, infine Sama (UIL) ha sottolineato la necessità di avere maggior attenzione per il fattore umano, anche nel turismo.