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Prima seduta del consiglio comunale, Molducci presidente tra mille polemiche

Non c'è stata l'unanimità sulla candidatura dell'ex presidente del consiglio: "proposto il nome più divisivo".

Sala del consiglio gremita per la prima seduta del consiglio comunale eletto alle Amministrative del 5 e 19 giugno.
La seduta è stata aperta dal consigliere anziano Livia Molducci, che insieme al segretario generale Paolo Neri siede sullo scranno più alto come chiesto ieri dai consiglieri di opposizione Maurizio Bucci e Alvaro Ancisi.

Al primo punto dell'ordine del giorno la valutazione degli eletti, la loro condizione di eleggibilità. Tutti gli eletti sono risultati eleggibili. 

Dopo la votazione, è stato il momento del giuramento del sindaco Michele de Pascale di rispettare la Costituzione italiana.

Al terzo punto, l'elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio comunale. La prima votazione prevede l'elezione con il raggiungimento di una maggioranza di 22 voti. Una seconda votazione con una maggioranza di metà più uno dei consiglieri. Terza votazione a maggioranza relativa ed eventuale ultima votazione con un terzo.
Livia Molducci (PD), già presidente del consiglio comunale nell'ultima giunta Matteucci, viene ricandidata dalla maggioranza a ricoprire questo incarico. 

IL DIBATTITO - Candidatura che ha incassato subito il parere negativo di Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), che ha chiesto di mettere al voto un ordine del giorno, firmato da tutta la minoranza, sul funzionamento del consiglio comunale e ha fatto partire un dibattito che ha causato ostruzionismo. Un’iniziativa insolita, che il sindaco de Pascale ha chiesto di rimandare alla prima seduta utile concentrando i lavori della giornata sull’elezione del presidente (espresso dalla maggioranza) e del vice (espresso dall’opposizione).

La candidatura di Molducci è vista negativamente anche da Forza Italia: “avete proposto il più divisivo dei nomi. Qualunque altro nome della maggioranza – dichiara Alberto Ancarani – sarebbe stato accolto in modo diverso. Avete deciso voi di andare allo scontro. Molducci come garante di maggioranza e opposizione è una dichiarazione di guerra da parte di de Pascale. Il segnale è che il Pd possiede il consiglio comunale e fa quello che gli pare. Molducci non ha saputo garantire trasparenza e imparzialità nella consigliatura passata, quindi il nostromo voto sarà contrario”.

Michela Guerra (Cambierà) ha annunciato il voto contrario perché “abbiamo chiesto un segnale di cambiamento, non un Matteucci bis”. 

Maurizio Bucci (La Pigna) ha dichiarato che non voterà a favore di Molducci non per pregiudizi nei confronti della persona ma “per il metodo adottato con dai primi giorni. Mi sarei aspettato che si guardasse alle risorse interne prima di assumere tre esterni nello staff del sindaco”. 

Raffaella Sutter (Ravenna in Comune): “non sono in grado di esprimere giudizi sul lavoro precedente di Molducci. Oggi necessario ripensare regole per il consiglio comunale e in questo senso andava l’odg proposto dalla minoranza. Il mio sarà comunque un voto di astensione”. 

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La candidatura di Molducci ha invece ottenuto il voto favorevole dei consiglieri dei gruppi di maggioranza.

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