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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Faenza

Primarie Pd, duello Bonaccini-Schlein: una sfida nel segno del rinnovamento

Per Nicolò Benedetti (comitato Bonaccini): "Può essere un ottimo capo di Governo". Per Lucio Borghese (comitato Schlein): "Il Pd deve essere il partito della gente, Elly può farcela"

Manca sempre meno al rush finale che vedrà il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la deputata Elly Schlein finalisti del confronto per la carica a segretario nazionale del Partito Democratico. Due profili e due storie differenti, per i quali anche a livello locale i rispettivi comitati hanno speso parole riguardanti profonde speranze, uniti comunque da un denominatore comune: rinnovamento.

Su questo fanno molto appello i sostenitori di Schlein, come Lucio Borghese, che da qualche settimana afferma di essersi nuovamente reiscritto al Partito Democratico a distanza di 10 anni dall’ultima volta. “Sosteniamo Elly Schlein perchè è nuova nel partito e non deve rispondere a certe logiche - afferma il referente del comitato che sostiene la deputata per Faenza e Castel Bolognese -. Se il PD deve cambiare, Elly è la figura più idonea, noi pensiamo che il PD debba diventare il partito della gente, di chi ha necessità, e non il partito dei sindaci. Vogliamo partire dal basso. Schlein da vicepresidente dell’Emilia Romagna ha attuato politiche studiate per non lasciare indietro nessuno. Inoltre è stata europarlamentare eletta con 54mila voti. Noi pensiamo che lei abbia le caratteristiche per riformare profondamente il Partito Democratico. Abbiamo fatto tanti banchetti in questi giorni e siamo ritornati in piazza, molte persone non vedevano l’ora di poter parlare e di dire la loro. Alcuni elettori sono arrabbiati e vogliono essere coinvolti. La maggioranza di coloro che abbiamo incontrato ci hanno dato il loro parere. Dai dati che abbiamo Elly può farcela”. 

I recenti sondaggi e l’espressione dei circoli hanno evidenziato un'indicazione piuttosto netta per Stefano Bonaccini, di cui è sostenitore il consigliere comunale di Faenza Nicolò Benedetti: “Ritengo che Stefano Bonaccini sia l'unica alternativa per un Partito Democratico che torni a parlare la stessa lingua delle persone, che sappia farsi carico anche delle istanze dei più giovani e che torni ad essere davvero un grande partito di sinistra e popolare, riformista e plurale. La sua linea politica è chiara: europeista, dove l’interesse nazionale si realizza solo dentro un’Unione Europea forte, credibile e comprensibile. Sostenere Bonaccini significa sostenere una politica che metta al centro il lavoro, e non solo quello dipendente. Vediamo un Pd come forza riformista, che può credere in investimenti e formazione, incentivi, stipendi e redditi da lavoro più alti, meno precarietà e più sanità e istruzione pubblica. Penso infine che Stefano Bonaccini abbia già dimostrato il suo valore come amministratore nei nostri territori, rappresentando una classe dirigente credibile, nata dal basso, all'interno del Partito. Non solo sono certo che Stefano Bonaccini possa essere un grande segretario, sono sicuro che abbia le carte in regola per essere anche un ottimo capo di Governo”.

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