rotate-mobile
Politica

Salute e benessere sociale, Ancisi boccia il programma 2012

Secondo l'esponente di LpRa, "il dato più evidente, per quanto riguarda il distretto ravennate, riguarda l’ammontare delle risorse dedicate alla non autosufficienza"

Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, sottolinea come sia "passata ingiustamente sotto silenzio la recente seduta della commissione consiliare Servizi sociali del Comune di Ravenna dedicata ad un importante documento di pianificazione socio-sanitaria: il programma attuativo 2012 del piano di zona triennale 2009-2011 per la salute e il benessere sociale".

"Esso conferma, in attesa dell’approvazione del nuovo Piano sociale e sanitario regionale, gli obiettivi e gli indirizzi del precedente piano 2008-2010, facendo slittare di un’ulteriore annualità (la quarta!) la validità del vigente Piano di Zona - spiega Ancisi -. Va riconosciuto che l’ufficio Pianificazione socio sanitaria e rapporti con l’Asp del Comune di Ravenna ha esposto le linee portanti del programma 2012 con professionalità, competenza e chiarezza, introducendo anche spunti di riflessione sulle aree di miglioramento del programma triennale 2009-2011 della Regione Emilia-Romagna, alla quale non ha risparmiato critiche per l’impostazione eccessivamente rigida".

Secondo l'esponente di LpRa, "il dato più evidente, per quanto riguarda il distretto ravennate, riguarda l’ammontare delle risorse dedicate alla non autosufficienza, di gran lunga superiori a quelle riservate agli altri settori: famiglia e infanzia, giovani e diritti di cittadinanza. Ciò deriva, ovviamente, dall’elevata percentuale di popolazione anziana, che rappresenta per il nostro Comune un record assoluto in ambito regionale, dato che gli ultraottantenni sono aumentati del 27,64 per cento tra il 2004 e il 2011".

Il gruppo consiliare Lista per Ravenna, avvalendosi come esperta indipendente della dottoressa Giuliana Bruni, "ha evidenziato come la sussidiarietà orizzontale sia stata sostanzialmente ignorata dal documento, chiedendo quale politica il Comune intenda attuare al fine di incentivare l’attività di auto-mutuo aiuto, promuovere una cittadinanza di azione in cui venga valorizzata la persona come risorsa, aiutare a fare, esaltando così il principio della libertà e della responsabilità dell’individuo verso se stesso e la collettività di cui fa parte".

"Ha rilevato, peraltro, come il sostegno e la valorizzazione del volontariato e più in generale del Terzo settore, puntando alla crescita dell’economia sociale e costituendo la strategia vincente per la riforma dello stato sociale in Italia, richiederebbe una marcata indipendenza del privato sociale dal pubblico, che non le viene riconosciuta nella pianificazioneregionale e nella programmazione locale dei servizi socio-sanitari - continua Ancisi -. La risposta dell’assessore Giovanna Piaia è stata molto deludente, limitata alla rituale autocelebrazione per aver consultato le associazioni di volontariato nella fase di preparazione del programma attuativo".

"In realtà, l’impostazione politica è a sostegno di un ruolo totalizzante del pubblico rispetto al privato sociale, confinato al massimo a svolgere una funzione integrativa e subalterna - sottolinea ancora Ancisi -. Lista per Ravenna ha lamentato anche la scarsità degli interventi dedicati alla famiglia e in particolare al tema dell’affido familiare. L’intervento dell’assessore è sembrato giustificare omissioni, carenze e ritardi addebitandoli esclusivamente alla scarsità di risorse finanziarie, senza porsi il problema di un ripensamento nell’organizzazione dei servizi e della valorizzazione di quella grande risorsa rappresentata dal volontariato sociale".

"È stato anche presentato, con dati molto analitici circa il lavoro svolto sul territorio, il monitoraggio relativo ad un anno di attività degli sportelli sociali presenti in ogni circoscrizione - chiosa ancora il capogruppo della lista civica -. Lista per Ravenna ha osservato che il monitoraggio dovrebbe prevedere, al di là dei numeri, qualche indagine di qualità dalla parte dei cittadini fruitori del servizio, per comprenderne il livello di insoddisfazione e trarne elementi di miglioramento. L’ufficio Pianificazione socio sanitaria e rapporti con l’Asp ha espresso assicurazioni in merito".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salute e benessere sociale, Ancisi boccia il programma 2012

RavennaToday è in caricamento