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Elezioni, 14 punti: ecco il programma elettorale de "La Pigna"

"Il programma che abbiamo pensato - esordisce Bucci - si rivolge a tutti coloro che non si sentono più rappresentati da un’attuale classe dirigente che ha dimostrato di non essere capace di rispondere alle reali esigenze del territorio"

“Il Comune: la casa dei ravennati”, questo è il titolo del programma politico-elettorale del candidato sindaco Maurizio Bucci e della Lista civica de La Pigna. "Il programma che abbiamo pensato - esordisce Bucci - si rivolge a tutti coloro che non si sentono più rappresentati da un’attuale classe dirigente che ha dimostrato di non essere capace di rispondere alle reali esigenze del territorio e che ha perso più tempo a riciclare amici, parenti e non eletti che non a governare una città complessa e, giustamente, esigente come Ravenna".

"In tutti questi anni si sono lentamente persi di vista quelli che erano gli obiettivi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la mancata elezione a Capitale della Cultura 2019, il triste primato italiano per furti nelle abitazioni, il calo delle presenze turistiche, la proliferazioni di poltrone da assegnare in società a partecipazione comunale troppo spesso coi bilanci in rosso, una politica comunale che ha dichiarato di “voler imporre una forte governance pubblica alle imprese private” e che ha generato troppi fallimenti come ad esempio Marinara e Porto Reno, e devastato un territorio senza un programma edilizio chiaro e sostenibile", aggiunge.

LA PIGNA - Ecco il programma elettorale: 14 punti

Il programma de La Pigna, sottolinea il candidato sindaco, "punta a centrare alcuni obiettivi imprescindibili: la sicurezza del territorio ambientale e sociale, il supporto all’economia e al lavoro, il sostegno alla famiglia, una riqualificazione ambientale e una raccolta dei rifiuti seria ed efficace a costi reali per i cittadini, la lotta alla povertà e una politica sul turismo coordinata con tutte le realtà pubbliche e private sul territorio per una mobilitazione efficiente e condivisa".

"Sono in tutto quattordici i punti del nostro progetto per Ravenna che prevede la realizzazione di azioni coordinate tra loro e una copertura finanziaria derivante dalla vendita delle partecipazioni delle azioni comunali nelle società a oggi in capo alla società Ravenna Holding - illustra -. Crediamo sia fondamentale partire da uno smembramento di quelle che sono le inefficienze comunali e che si possono identificare con tutte le società attualmente partecipate del Comune di Ravenna, che rappresentano unicamente un luogo di assegnazione di poltrone e incarichi a ex consiglieri o ex assessori, a persone amiche o vicine all’attuale partito al governo. Smembrare Ravenna holding e le società che essa controlla significa trovare quella liquidità necessaria per finanziare le attività di sostegno alla famiglia e per le politiche di genere, attuare un sistema di sgravi fiscali per la nuova imprenditoria e le nuove assunzioni, far ripartire il turismo con interventi mirati e coordinati tra tutti i protagonisti presenti sul territorio (Comune, Mar, Sovraintendenza, Fondazione Antica Ravenna, Ravenna Manifestazioni e gli imprenditori privati)".

"Puntiamo - continua - a una riorganizzazione interna al Comune e tra le Forze dell’ordine, per garantire alle cittadine e ai cittadini un servizio di raccolta dei rifiuti efficiente e a costi reali (“paghi per quello che produci”), una sicurezza reale nelle strade, nelle piazze, di giorno e di notte e soprattutto dentro le proprie abitazioni. Noi immaginiamo una Ravenna accogliente per il turista ed efficiente per le cittadine e i cittadini, con piste ciclabili praticabili che collegano tutta la città e le sue aree decentrate (come Madonna dell’Albero a oggi ancora scoperta), con trasporti regolari e garantiti da tariffe agevolate per i meno abbienti, con servizi assistenziali e sanitari dedicati alle famiglie, alle donne, ai disabili, alle persone in difficoltà economica, agli anziani".

"Crediamo in una Ravenna ecosostenibile, che punta alle energie da fonti rinnovabili e che propone un nuovo modello di mobilità delle persone e delle merci e nella costituzione di un “distretto locale di economia verde circolante”. Vogliamo una Ravenna forte e inclusiva che non si dimentica dei suoi dintorni, delle sue bellezze naturalistiche del forese e dei lidi, perché fanno parte del nostro patrimonio culturale, storico, paesaggistico, naturalistico e sociale", conclude Bucci.
 

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