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Proroga discarica: Zamboni (Europa Verde): "Altre 18mila tonnellate di rifiuti indifferenziati"

La capogruppo di Europa Verde: "È inaccettabile che in tre anni Hera non abbia operato in modo da rispettare il termine fissato per la chiusura della discarica di Ravenna"

"È ora che Hera gestisca veramente le politiche dei rifiuti in funzione dei benefici ambientali e non degli utili, per evitare di continuare a mettere delle toppe". Questa è la dura replica della consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde) alle parole dell'assessora Irene Priolo in risposta a un question time discusso in Aula sulla proroga di apertura del decimo settore della discarica di Ravenna che, rispetto alla sua data di chiusura, riceverà rifiuti per altri tre, quattro mesi. "Sono assolutamente insoddisfatta, ma non dipende dalla Regione- ha specificato la capogruppo di Europa Verde - ma dalle politiche di Hera. Sapevano benissimo la data di chiusura del decimo settore della discarica, cioè fine giugno, e non hanno fatto niente per rendere inutile questa proroga". 

Per Zamboni "appare contraddittorio che la Giunta autorizzi la proroga all’utilizzazione della discarica di Ravenna, a maggior ragione in una provincia, quella di Ravenna, che in Emilia-Romagna ha la percentuale più bassa di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani", in particolare dopo l’impegno assunto con l’approvazione del Documento strategico regionale di vietare lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani indifferenziati. In seguito all’autorizzazione della Regione, il decimo settore della discarica di Ravenna (quello nel quale vengono conferiti i rifiuti urbani) avrà altri 3-4 mesi di vita rispetto alla prevista chiusura entro il 30 giugno 2021. Hera ha spiegato che la modifica consiste in una ottimizzazione nella gestione del volume utile della discarica che, tradotto in numeri, significa altre 18mila tonnellate rispetto a quelle inizialmente stimate (251.691 ton).

“La risposta della Giunta in merito alle esigenze di natura tecnica e strutturale alla base dell’autorizzazione concessa dalla Regione per consentire una chiusura operativamente ottimale della discarica conferma purtroppo la scarsa attenzione di Hera nel dare priorità a coerenti politiche ambientali  – dichiara Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa – È inaccettabile che in tre anni Hera non abbia operato in modo da rispettare il termine fissato per la chiusura della discarica di Ravenna entro il 30 giugno 2021. La proroga non solo è in contraddizione rispetto al Documento sugli obiettivi strategici del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti 2022-2027, approvato lo scorso 27 maggio dall’Assemblea legislativa, ma appare insostenibile anche alla luce dei dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti in Emilia-Romagna nel 2020 da cui emerge come la provincia di Ravenna sia il fanalino di coda con il 61,1%, contro una media regionale del 72,5%”.

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