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Punto nascite di Lugo, Zamboni (Ev) chiede riapertura. Donini: "Difficile trovare personale specializzato"

La consigliera di Europa Verde ha chiesto alla Regione i tempi per la riapertura. L'assessore Donini assicura: "Incontreremo Ausl e Comune per riaprire quanto prima"

La Regione indichi i tempi di riapertura del Punto nascita dell’ospedale di Lugo (Ravenna) anche in considerazione “dell’auspicabile rallentamento della curva dei contagi “e della conclusione dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid”. Lo ha chiesto in un question time la consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde). A risponderle è stato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, il quale ha detto che "per riaprire il punto nascita serve personale specializzato che, però, è difficile da reperire. L'obiettivo è quello di sostenere tutti percorsi di nascita salvaguardando sicurezza e prossimità, anche in montagna. Ci faremo promotori con l'Ausl di un confronto operativo coinvolgendo il Comune e altre realtà, per definire tempi concreti se ci sarà un rallentamento dei contagi".

La capogruppo di EV aveva sottolineato che “l’ospedale di Lugo serve un bacino di centomila abitanti e la presenza di un punto nascita risulta imprescindibile per rispondere a una reale esigenza della popolazione della Bassa Romagna”. Il punto nascita era stato chiuso, inviando le partorienti a Faenza, nel marzo 2020 a causa dell’emergenza pandemica e per evitare contagi nei reparti. "Oggi, i parti avvengono in strutture distanti decine di chilometri - afferma Zamboni, secondo cui la richiesta di riapertura compariva - anche nel documento Il sistema socio e sanitario a Lugo all’epoca del Covid. Contenimento della pandemia, rilancio dell’ospedale, ridefinizione della medicina territoriale e del sistema sociale, proposto dalla coalizione di centrosinistra di Lugo”. Il documento, approdato in Consiglio comunale nell’ottobre 2020,e  approvato, metteva in evidenza “l’esigenza di ripristinare quanto prima il punto nascita del nostro ospedale, in quanto la storia, la tradizione della ginecologia e ostetricia di Lugo non possa essere violentata da scelte organizzative che da troppi mesi non portano le mamme di questo territorio a partorire a Lugo”.

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