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Lido Di Dante, "quando la sostituzione della rete idrica di cemento amianto?"

E’ dall’autunno scorso che l’acqua potabile che scorre dai rubinetti delle abitazioni di Lido di Dante, ha un sapore e odore di cosa stantia. Quando la sostituzione della rete idrica di cemento amianto?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

E' dall'autunno scorso che l'acqua potabile che scorre dai rubinetti delle abitazioni di Lido di Dante, ha un sapore e odore di cosa stantia. A ciò si aggiunge che almeno una volta la settimana i filtri dei rubinetti necessitano di metodica pulizia, causa il depositarsi in essi di granelli di materiale color grigio, marrone e nerastro. Giova precisare che l'intera rete, composta da tubi di cemento amianto, risale agli anni 60 a seguito della prima lottizzazione la cui acqua proveniva da un pozzo norton. Non è dato conoscere se tali residui siano da attribuire a rilascio di micro particelle delle tubazioni, poiché se così fosse saremmo in presenza di una grave minaccia per la salute pubblica. Minaccia ancor più grave se trattasi di residui sabbiosi, poiché in tal caso la stessa pressione, favorendo l'attrito con le pareti del tubo, potrebbe concorrere alla infinitesimale erosione dello stesso rilasciando particelle non percettibili. Sta di fatto che, considerato la cura che Hera presta alle acque che vengono immesse per il consumo alimentare, non si spiega come questi granelli possano superare il sistema di filtraggio. Quanto al sapore e odore di stantio, esso scompare lasciando scorrere il rubinetto per un bel po'. Ma ciò provoca una inutile dispersione di un bene prezioso qual è l'acqua, oltre al costo che l'utente sostiene per il suo consumo inutilizzato. Altro aspetto di non trascurabile rilievo è che il fenomeno si avverte principalmente nel periodo autunno-inverno e fino a primavera inoltrata, quando la richiesta di acqua è minore rispetto al periodo estivo allorché il maggior consumo determina il lavaggio della rete pressoché automatico. Ritengo sia opportuno una manutenzione costante in tale periodo, ma ancor più l'accertamento della natura dei sedimenti. Al fine di restituire serenità alla cittadinanza è auspicabile prevedere la sostituzione dell'intera rete, ormai ultra cinquantennale, con tubazioni in materiali che escludano anche il minimo dubbio su eventuali contaminazioni in itinere. In pratica, pur essendo l'acqua potabile dal punto di vista chimico e batteriologico all'origine, avere la certezza che essa non nasconda insidie inquietanti a destinazione.

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