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Rateizzazione della Tari, 'Cervia prima di tutto': "Accolta la nostra proposta"

"Ci fa piacere che una proposta delle opposizioni la rateizzazione della tari sia stata accolta,ci fa piacere per quei cittadini e quelle imprese in oggettiva difficoltà economica che ora potranno almeno dilazionare il versamento"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Ci fa piacere che una proposta delle opposizioni la rateizzazione della tari sia stata accolta,ci fa piacere per quei cittadini e quelle imprese in oggettiva difficoltà economica che ora potranno almeno dilazionare il versamento di questo tributo laddove abbiano i requisiti previsti.

L’articolo che voteremo stasera prevede appunto le condizioni e i requisiti per poter accedere alla rateizzazione: la norma in astratto pare rendere accessibile a un buon di cittadini la facoltà di richiedere la dilazione. In particolare la presentazione della dichiarazione Isee rimane uno strumento di equità e certezza in ordine alle condizioni reddituale e patrimoniali, anche se quest’anno, alcuni interventi legislativi, hanno reso maggiormente gravosa la mole di documenti da presentare per ottenere la dichiarazione Isee.

Si puo accedere a un massimo di 8 rate che mi sembra un termine abbastanza ragionevole.

Non altrettanto possiamo dirci però soddisfatti per quando riguarda le aziende. Ci sembra più complicato accedere alla rateizzazione del tributo e particolarmente gravosa la richiesta di deposito di bilanci provvisori alla data della domanda di rateizzazione. Inoltre, otto rate di dilazione, per un’azienda, possono non rappresentare un lasso di tempo sufficiente e bastevole per procedere al versamento dell’intero importo del tributo che, in alcuni casi, è per leaziende, elevatissimo.

Su questo punto vi invitiamo a considerare eventuali ulteriori modifiche per tentare di rendere meno difficoltoso l’accesso alla rateizzazione alle imprese.

Ovviamente, rimaniamo critici sulla riscossione della Tari da parte di Hera che ricordo ci costa circa 240.000 euro.

Restiamo del parere che internalizzare la riscossione del tributo sarebbe stata la strada da perseguire come del resto proponeva il Dott.Senni, a mezzo, chiaramente, di un significativo potenziamento dell’Ufficio Tributi al quale vengono assegnati per quest’anno obbiettivi di bilancio importanti a fronte di una struttura ancora sottodimensionata a livello di numeri.

Rimaniamo critici,sul fatto che la tari per le nostre aziende abbia avuto un sostanziale aumento pari al 20% e in alcuni casi 40%. Ricordiamo che a differenza di precedenti tributi legati all’igiene urbana, la TARI è un costo puro per le aziende che non possono scaricare niente. In momento di grave difficoltà appare perciò doveroso cercare, per quanto possibile, di andare incontro alle esigenze delle imprese che sono anche fonti di lavoro e occupazione per tanti cittadini e residenti cervesi.

A tal riguardo, ci permettiamo di sottolineare anche in questa occasione un concetto a noi molto caro: occorre attuare piani che invoglino e permettano ad aziende che operano sul nostro territorio di trasferirvi anche la sede legale ( moltissime imprese hanno sede legale nei comuni a noi vicini, pur producendo qui). Per farlo, ne siamo convinti, occorre predisporre progetti di sgravi e incentivi modulando opportunamente la pressione tributaria. Non si deve infatti ragionare solo in termini di competenza e cassa, ma possiamo guardare anche ad aumentare la base a cui far pagare le imposte comunali cosicché, non vi è dubbio, aumenterà complessivamente il gettito e potremo addirittura ragionare in termini di riduzione della pressione tributaria.

E’ uno spunto sul quale vi invitiamo a riflettere. Le esigenze dell’ente, infatti, non sono tanto quelle di avere in sede di competenza saldi positivi o (che sarebbe meglio) a zero, ma quelle di trovare poi quegli importi in cassa. Le difficoltà economiche stanno facendo emergere una tendenza a dover scegliere (soprattutto tra gli imprenditori) se e quale tributo pagare. Sulla TARI abbiamo riscontrato un rilevante ammanco. Questi fenomeni nascono dalla congiuntura economica e pressioni fiscali e tributarie onerosissime non sono sostenibili sul breve e medio periodo. Perciò il problema della cassa e dei mancati pagamenti di alcuni tributi crediamo che dovrà diventare (se già non lo è) uno dei temi a cui destinare la massima attenzione dell’amministrazione comunale di questa città nei prossimi anni.

I consiglieri Paolo Savelli Adriano Merola Daniela Paola Petrucci

GRUPPO CONSILIARE CERVIA PRIMA DI TUTTO

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