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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ravenna 2019: il percorso procede approvato all'unanimità

Nella seduta di giovedì scorso Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019, ha riferito al consiglio comunale lo 'stato dell'arte' del percorso di candidatura della città a Capitale europea della cultura

Nella seduta di giovedì scorso Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019, ha riferito al consiglio comunale lo ‘stato dell’arte’ del percorso di candidatura della città a Capitale europea della cultura, dal suo avvio a oggi, ritenendo, come ha detto ai consiglieri “fondamentale ascoltare le vostre opinioni e, auspicabilmente, avere il vostro sostegno, in particolare ora che ci accingiamo ad una fase decisiva, poiché da qui a un anno dovremo presentare il dossier di candidatura”.

Dopo la relazione sono intervenuti i consiglieri. Emersa una condivisione unanime dell’obiettivo, accompagnata da proposte, consigli, richieste di chiarimenti e approfondimenti. Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi ha detto che “l’obiettivo è condivisibile e da parte nostra l’impegno a sostenerlo è fuori discussione”. Ha però richiesto un dibattito più approfondito, compresa una dettagliata esposizione dei costi, “che devono essere valutati tutti, non solo quelli a carico del Comune”, e precisato che “le risorse devono essere impiegate con la massima trasparenza”. Anche dal capogruppo della Lega Nord Paolo Guerra condivisione del percorso e dell’obiettivo, accompagnata dalla richiesta di una rendicontazione delle spese affrontate non solo dal Comune ma anche dagli altri soggetti sostenitori, “che il consiglio deve poter valutare”. Guerra si è inoltre detto convinto che “anche se non si raggiungerà l’obiettivo il percorso lascerà comunque un segno importante”.

Fabio Sbaraglia (Pd) ha detto che “delineare un buon progetto significa tracciare e consegnare alla città una prospettiva valida anche in caso di esito negativo. Ma ci si candida per vincere e tutti si stanno muovendo per dare concretezza alle nostre speranze. Condividiamo la scelta di caratterizzare la candidatura coinvolgendo tutta la Romagna. Ugualmente importante la scelta di puntare sul contemporaneo”. Sarah Ricci (Sel) ha tra l’altro detto che la candidatura “per noi è soprattutto l’occasione per trasformare la nostra città, mutarne abitudini consolidate, aprirla a nuove idee, soggettività, esperienze. Noi crediamo che il Comune, in questo percorso, debba essere appunto un moltiplicatore di possibilità, un soggetto in campo per coinvolgere, cercare e dare strumenti di partecipazione, in particolare ai giovani”. Per il Movimento 5 Stelle Francesca Santarella ha osservato che “a nostro avviso il percorso di candidatura dovrebbe partire dalla realtà locale per arrivare a definire un tema specifico, unico e caratterizzante per Ravenna”, cosa che secondo lei non è avvenuta: “Quindi l’invito era di tirare nuovamente le fila per ribadire una linea guida saliente e specifica. A breve proporremo alcuni progetti specifici”. Nereo Foschini (Pdl) ha affermato che “è impossibile non condividere il progetto e le sue finalità. Sono le modalità di attuazione del percorso che invece possono essere discusse. Ad esempio ritengo che si debba cercare un consenso ancora più ampio tra i cittadini e che serva qualche progettualità più concreta sulle infrastrutture”. Infine un richiamo “a utilizzare le risorse in maniera efficace, efficiente e trasparente e a ripetere momenti di confronto come questo”.

Dopo avere ascoltato gli interventi dei consiglieri Alberto Cassani ha ringraziato tutti per il loro sostegno, sottolineando che “anche questa unità, oltre ad altri elementi cui ho fatto cenno nella mia relazione, è uno degli aspetti che ci contraddistingue rispetto alle altre città candidate” e sostenendo che “sono convinto che riusciremo ad andare avanti insieme nella costruzione del dossier e dando concretezza a questo appassionante percorso”. Quanto ai richiami alla trasparenza dei costi Cassani ha detto “che si tratta di una esigenza legittima che abbiamo tenuto presente fin da subito prevedendo che la struttura che segue il percorso fosse interna all’amministrazione e che quindi ogni entrata e ogni spesa fosse tracciata pubblicamente. Siamo in ogni caso disponibili a riferire nel dettaglio in qualsiasi momento”.
Alla luce di quanto emerso nel dibattito, il sindaco Fabrizio Matteucci ha concluso proponendo che la conquista del titolo di Capitale europea della cultura venga riconosciuta come “obiettivo comune di tutto il consiglio”. Ha inoltre detto di ritenere, sulla base della situazione attuale, che “se la gara sarà pulita, cioè se a prevalere non sarà il criterio del rango storico, ma quello della qualità del dossier, Ravenna può considerarsi in pole position”.

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