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Ravenna democratica è in piazza contro l’embargo a Cuba

Il presidio convocato dal Circolo “Vilma Espin” della città romagnola dell’associazione di amicizia Italia-Cuba a cui hanno aderito diverse realtà

Il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha annunciato che il 23 giugno prossimo l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite esaminerà la risoluzione con cui viene chiesto di sollevare il blocco economico, commerciale e finanziario verso l’isola imposto dagli Stati Uniti. Per sostenere le ragioni del popolo cubano e spiegarle alla cittadinanza, il 29 maggio, dalle 16 alle 18, i democratici di Ravenna – così come accadrà in tutt’Europa - si sono dati appuntamento in Piazza Kennedy per un presidio convocato dal Circolo “Vilma Espin” della città romagnola dell’associazione di amicizia Italia-Cuba a cui hanno già aderito: CGIL di Ravenna, Sezione ANPI di Mezzano, Rete Antifascista di Ravenna, Collettivo Libertario di Ravenna, PCI, Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Ora e sempre Resistenza OdV, Consulta provinciale Antifascista di Ravenna, Collettivo Anarchico “Emile Herry, Collettivo Studentesco “Walter Rossi”, SGB Ravenna, Associazione Culturale “Amici della Tammorra”, Associazione “EcoMapuche” Italia 

"Il blocco economico - spiegano gli organizzatori - è stato applicato per la prima volta nel febbraio 1962 dagli Stati Uniti per costringere Cuba a desistere dalla sua legittima decisione di essere un paese socialista. Quella che sarà discussa il prossimo 23 giugno è l’ennesima Risoluzione che Cuba presenta all’Assemblea Generale – per chiedere che l’ONU condanni e imponga l’eliminazione del “Bloqueo” all’isola. Una risoluzione che da allora, seppur ha ricevuto la stragrande maggioranza dei voti nazioni rappresentate all’ONU non è riuscita a smuovere gli Stati Uniti e il suo diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza.  Noi sosteniamo con il popolo cubano e con la maggioranza dell’Assemblea Generale che il Blocco economico, commerciale e finanziario imposto unilateralmente a Cuba dagli Stati Uniti è illegale: viola il diritto internazionale ed è extraterritoriale. È una politica illegittima: pretende di strangolare l’economia di Cuba violandone la sovranità, e perseguita anche paesi e soggetti terzi che intendono mantenere costruttive e fluide relazioni, economiche e non, con la maggiore delle Antille. Il Blocco è immorale: anche in un momento storico estremamente critico, in cui la pandemia miete vittime e stravolge la vita di interi popoli, le amministrazioni e le lobbies USA hanno continuato ad inasprire le sanzioni contro Cuba, ostacolandone apertamente il diritto di accedere a farmaci, a dispositivi e macchinari medici, e addirittura a respiratori artificiali e altri materiali essenziali nella lotta al Covid19.  Anche per questo ci mobiliteremo sabato prossimo a Ravenna e domenica 30, dalle 16, in piazza Baracca a Lugo, certamente per dire no al Blocco ma, anche, per ricordare la generosa solidarietà che Cuba ci ha offerto con l’invio di due brigate mediche “Henry Reeve” per aiutarci a combattere il Covid 19 nei primi mesi del lockdown italiano".
 

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