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Ravenna Entrate spa, il nuovo statuto divide la politica

Nella seduta di mecoledì pomeriggio il consiglio comunale ha discusso e votato, relativamente a Ravenna Entrate spa, l'approvazione del nuovo statuto e del disciplinare di affidamento del servizio in house providing

Nella seduta di mecoledì pomeriggio il consiglio comunale ha discusso e votato, relativamente a Ravenna Entrate spa, l’approvazione del nuovo statuto e del disciplinare di affidamento del servizio in house providing. La delibera è stata approvata con voti 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 5 contrari (gruppo Alberghini, Lega nord, Lista per Ravenna), 4 astenuti (CambieRà e Ravenna in Comune). E’ stato invece respinto l’emendamento presentato e illustrato dal consigliere Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) con 9 voti favorevoli (gruppo Alberghini, CambieRà, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune) e 18 voti contrari (gruppi di maggioranza). Relatrice l’assessora al Bilancio Valentina Morigi.

Il gruppo Lista per Ravenna, nell’illustrare l’emendamento, inteso ad escludere la possibilità dell’introduzione di un eventuale consiglio di amministrazione, ha rappresentato la sua contrarietà all’affidamento del servizio in house providing a Ravenna Holding ritenendo "meno dispendioso e più opportuno l’avvio di una progressiva aggregazione delle sei società del Comune a totale capitale pubblico in una unica società multi servizi".

Il gruppo Lega nord ha sostenuto che "poteva essere evitata la creazione di un ulteriore carrozzone" e ha espresso disappunto sullo statuto che è stato costruito sulla base del decreto Madia, "un testo fatto male e che potrebbe essere dichiarato incostituzionale mentre sarebbe stato auspicabile scriverlo in maniera più tecnica". Sono ritenuti poco chiari i termini economici ed è stato chiesto di conoscere i costi della richiesta consulenza.

Il gruppo Pd ha rappresentato che "è stata posta in essere un’operazione strategica importante, che permette un risparmio immediato, che consentirà un maggiore controllo da parte dell’ente con le possibilità di intervento, correzione e modifica in consiglio comunale, che apre la possibilità di ampliare i servizi anche ad altri Comuni. La formulazione dello statuto è ritenuta strutturata, completa e rispondente ai dettami della legge.

Il gruppo CambieRà ha espresso, da un lato, condivisione per quanto riguarda "il maggiore controllo che nella nuova modalità gestionale il consiglio comunale potrà esercitare su Ravenna Entrate" e, dall’altro, perplessità per "l’ingresso della stessa nel ‘calderone’ di Ravenna Holding"; pertanto ha dichiarato di "mantenere sospeso il giudizio che, pur non essendo del tutto negativo, non è tuttavia di piena convinzione".

Il gruppo Ravenna in Comune si è dichiarato favorevole all’emendamento che "comunque rispecchia la volontà dell’amministrazione rispetto alla figura dell’amministratore unico". Ha rilevato il "carattere della sperimentalità contenuto in alcuni articoli" e sottolineato la "competenza del consiglio comunale per le eventuali modifiche da apportare". Ha dichiarato il voto di astensione in mancanza della modifica richiesta dall’emendamento.

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