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Ravenna farmacie, il Consiglio comunale approva il bilancio d’esercizio 2017

Secondo l’assessore Cameliani si tratta di "un ottimo esito pur nella considerazione delle difficoltà dovute a congiunture indipendenti ed esterne alla gestione che è invece attenta, mirata, strategica"

Nella seduta di martedì il consiglio comunale ha approvato il bilancio d’esercizio 2017 di Ravenna Farmacie srl. Il documento è stato approvato con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 8 voti contrari (CambieRà, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna), 3 astenuti (gruppo Misto e Ravenna in Comune). Ha introdotto l’argomento l’assessore con delega alle aziende partecipate Massimo Cameliani, che ha rilevato la chiusura positiva del bilancio di Ravenna Farmacie con un utile di 562.493euro, un risultato superiore alle stime fatte in sede di preconsuntivo.

Secondo l’assessore si tratta di "un ottimo esito pur nella considerazione delle difficoltà dovute a congiunture indipendenti ed esterne alla gestione che è invece attenta, mirata, strategica". Cameliani ha rilevato "l’importante ruolo di responsabilità sociale svolto dalle farmacie comunali, l’evoluzione nell’offerta di servizi sempre più estesi e innovativi, l’aumento del parco clienti del magazzino nella quota di mercato, la crescita del numero di clienti in generale, il livello di soddisfazione dell’utenza e il rapporto fiduciario che si è instaurato con quest’ultima, il mantenimento dei livelli occupazionali all’interno delle stesse".

E’ quindi intervenuta la direttrice di Ravenna Farmacie Barbara Pesci, che ha illustrato l’attività svolta dalle farmacie comunali soffermandosi, tra l’altro, sul nuovo servizio, introdotto in via sperimentale, a favore dei pazienti oncologici, che prevede l’interazione tra i pazienti dimessi dalle strutture, le strutture stesse e le farmacie nell’ottica di garantire una corretta assunzione della terapia. Alla seduta era presente, oltre alla direttrice Pesci, anche il presidente di Ravenna Farmacie Paolo Pirazzini.

Il gruppo Lega nord ha espresso voto contrario pur rilevando la volontà dimostrata di maggiore trasparenza con l’introduzione della società di revisione al posto del revisore unico.

Il gruppo La Pigna ha ribadito la posizione contraria rispetto alle partecipate e l’opportunità a suo avviso di alienazione e privatizzazione.

Il gruppo Pd ha rappresentato la propria soddisfazione riconoscendo il buon lavoro svolto grazie a politiche di sinergia e ottimizzazione che hanno permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Il gruppo Pri ha sottolineato la qualità di un servizio utile alla crescita del benessere della comunità e l’importante finalità sociale svolta anche nel mantenimento  dei livelli del personale.

Il gruppo Misto ha sostenuto che per migliorare i servizi e incrementare i guadagni si possono studiare ulteriori innovazioni come la realizzazione di un servizio di consegna a domicilio dei farmaci.

Il gruppo Ravenna in Comune ha motivato la propria astensione a causa della mancanza del bilancio sociale già richiesto, riconoscendo l’importanza dell’attività che deve raggiungere scopi soprattutto sociali.

Il gruppo Ama Ravenna ha affermato che il futuro delle farmacie è sempre più nei servizi e che sono destinate a diventare  “piccole case della salute” svolgendo un ruolo determinante a favore dei cittadini.

Il gruppo Lista per Ravenna ha affermato di essere in presenza di un patrimonio pubblico che necessita di valorizzazione e che un’azienda come Ravenna Farmacie non può essere monopolio di una forza politica.

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