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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ravenna, foibe e partigiani. Ancarani (Fi): "Matteucci offensivo verso le vittime"

“Ravenna città partigiana…ricorda la tragedia delle foibe”. Incredibile il Sindaco di Ravenna. Non riesce a non parlare dei partigiani neppure quando citandoli rischia di scadere nel ridicolo, se non nell’offensivo per quanto riguarda le vittime.

“Ravenna città partigiana…ricorda la tragedia delle foibe”. Incredibile il Sindaco di Ravenna. Non riesce a non parlare dei partigiani neppure quando citandoli rischia di scadere nel ridicolo, se non nell’offensivo per quanto riguarda le vittime. Tutti sanno (quelli che dicono di non saperlo mentono sapendo di mentire…) infatti che la “Ravenna partigiana”, ed in particolare la componente partigiana rossa, boldriniana, preponderante nel nostro territorio, all’epoca di quei sanguinosi fatti stava inequivocabilmente con i titini assassini che infoibarono gli italiani e non certo con i poveri italiani, di ogni colore politico che delle foibe furono vittime.

Se qualcuno di quei partigiani resuscitasse e leggesse le parole dell’erede del PCI Matteucci penserebbe che al Sindaco manchi un venerdì! Ogni tanto, un bel tacere sarebbe più elegante per il Sindaco ed eviterebbe di trascinarlo in scivoloni storicamente zoppicanti. Si aggiunga che proprio in queste ore, con le indagini ripartite per accertare gli autori di due efferati omicidi avvenuti a guerra terminata proprio nel nostro territorio e sui quali la pista politica appare la più accreditata, si ha l’ulteriore prova di quali fossero i veri ideali di quei partigiani troppo numerosi che volevano sostituire il drammatico regime fascista a un altrettanto drammatico regime comunista.

Alberto Ancarani, capogruppo “Forza Italia” a Ravenna

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