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Minichini (LpRa): "Ravenna, il porto e la metafora: “Usa e getta”"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Sabato prossimo alle ore 9.00, a Ravenna, presso la Sala Cavalcoli della Camera di Commercio, si terrà un convegno sul tema "La governance dei porti", evento aperto al pubblico che è stato organizzato dal consiglio direttivo del The International Propeller Club Port of Ravenna, in collaborazione e con il patrocinio della Camera di Commercio di Ravenna, in occasione della riunione nella città ravennate del consiglio direttivo nazionale dei Propeller.

Il Propeller Club di Ravenna ha ricordato che lo scorso 20 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante norme in materia di riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità Portuali. Nello specifico, il decreto provvede alla riorganizzazione amministrativa del sistema portuale. In luogo delle attuali 24 Autorità Portuali, si istituiscono 15 Autorità di Sistema Portuale che avranno sede nei porti definiti "core" secondo la normativa europea, tra i quali Ravenna.

Il convegno sarà una prima occasione di confronto su questi temi a livello nazionale. Dopo i saluti istituzionali di Simone Bassi (presidente del Propeller Club Ravenna), Natalino Gigante (presidente della Camera di Commercio di Ravenna), Fabrizio Matteucci (sindaco di Ravenna) e Giuseppe Meli (comandante della Capitaneria di Porto di Ravenna e direttore marittimo dell'Emilia Romagna), l'incontro, moderato da Lorenzo Tazzari, proseguirà con gli interventi di Marco Filippi (presidente del Gruppo PD nell'8° Commissione del Senato), Bartolomeo Giachino (responsabile nazionale trasporti e logistica di Forza Italia), Franco Mariani (vice presidente vicario Assoporti), Marco Simonetti (vice presidente per lo Sviluppo e la riorganizzazione del gruppo Contship Italia) e Roberto Rubboli (amministratore delegato SAPIR). Le conclusioni saranno affidate a Umberto Masucci, presidente nazionale dei Propeller Clubs italiani.

Molto bene, se non fosse per un particolare che sicuramente non è sfuggito ai più attenti lettori: a questo incontro non è stato invitato Galliano Di Marco, attuale presidente di Autorità portuale di Ravenna. Proviamo a indovinare le motivazioni? Dopo anni di pappa e ciccia con l'amministrazione comunale, voluto espressamente alla guida del porto di Ravenna, dopo che è stato sostenitore/esecutore del "Progettone", ideato e confezionato da altri prima di lui, che prevedeva espropri coatti di terreni agricoli, Di Marco, solo perché si è ricreduto sul Progettone, dopo averne accertato le gravi sconvenienze, è diventato, in occasione delle prossime consultazioni elettorali, un soggetto scomodo. Non è bastato renderlo inoffensivo, è stato messo completamente fuori gioco, come suol dirsi in termini calcistici. Questa è vergognosa politica: se non sei con me, sei contro di me; se non servi più ai miei scopi, cancello.

Oggi, più che ieri, nutro una profonda stima in Galliano Di Marco, sia come tecnico sia come uomo, per ciò che ha fatto per il porto di Ravenna e per quello che avrebbe voluto e potrebbe fare. Come Lista per Ravenna non gli abbiamo mai fatto mancare critiche sui progetti che non condividevamo, sempre con puntuali motivazioni, a volte anche con scontri a muso duro, ma sempre a viso aperto. Coloro che governano la città li hanno condivisi, approvati, magari anche ispirati e voluti, fino a quando non sono stati smascherati.
Vergogna.

Pasquale Minichini, Lista per Ravenna

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