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Regolamento capanni da caccia e pesca, le proposte del Pd

Seconda seduta congiunta mercoledì delle Commissioni consiliari numero 4 ‘Ambiente, Parchi, Litorale’ e numero 3, Assetto del territorio, sul Regolamento dei capanni da pesca e da caccia

Seconda seduta congiunta mercoledì delle Commissioni consiliari numero 4 ‘Ambiente, Parchi, Litorale’ e numero 3, Assetto del territorio, sul Regolamento dei capanni da pesca e da caccia. Intervengono gli assessori Gabrio Maraldo e Guido Guerrieri. “Il nuovo regolamento sui capanni, di cui si condividono gli obiettivi primari di aggiornamento, riqualificazione e bonifica, è di facile lettura e comprensione, con una reale semplificazione metodologica collegata a un’altrettanta semplificazione cartografica", esordisce Silvia Savorelli, capogruppo del Pd.

"L’incentivo, sotto forma di deroga all’adeguamento dimensionale, concesso a chi opera un reale e corretto smaltimento dei rifiuti speciali e nocivi e i Piani di Recupero, sono la novità più importante che consente in pochi anni di ottenere una reale opera di bonifica ambientale e riqualificazione del territorio con cui si esplicita la volontà metodologica di ricercare in ogni momento il dialogo pubblico/privato per la gestione del bene pubblico”, aggiunge l'esponente democratica

Queste le proposte avanzate dal Pd: "cancellare la suddivisione fra ricovero persone e ricovero attrezzi all’interno del capanno, per lasciare al gestore la libertà compositiva adatta alle proprie necessità di fruizione". Inoltre va lasciata "invariata a 35 metri quadrati la superficie coperta della piattaforma di sostegno, si richiede la possibilità di aumentare la superficie massima del capanno fino a 28 metri quadrati, avvicinandosi a un adeguamento ai regolamenti vigenti in aree limitrofe alla nostra e con le stesse caratteristiche".

"Si propone una riduzione a 2,50 metri dell’altezza delle cavane in zone soggette a marea - aggiunge Savorelli -. Siamo in ambiti ambientali di grande pregio, e proprio per questo motivo l’attenzione all’ambiente deve essere espletata sia per i materiali utilizzati, sia per gli standard dimensionali, ma anche per gli impianti". "Si chiede - conclude - che venga proposto e incentivato l’utilizzo di impianti di produzione di energia rinnovabile, di ACS e di smaltimento delle acque reflue, in alternativa ai gruppi elettrogeni e altri sistemi tradizionali, che risultino complessivamente di impatto ambientale migliorativo”.

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