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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Le proposte di Lista per Ravenna su Tia-Tares comodati ai parenti

Giovedì prossimo, il consiglio comunale discuterà le proposte della giunta comunale sulle aperture date dal Governo, col decreto 102 del 31 agosto scorso, che consentono ai Comuni, sul servizio rifiuti, di tornare alla Tia, recedendo dalla Tares

Giovedì prossimo, il consiglio comunale discuterà le proposte della giunta comunale sulle aperture date dal Governo, col decreto 102 del 31 agosto scorso, che consentono ai Comuni, sul servizio rifiuti, di tornare alla Tia, recedendo dalla Tares: aperture che però consentono anche ai Comuni di considerare prima casa ai fini dell’Imu le abitazioni date in uso gratuito a figli o genitori. Lista per Ravenna, attraverso gli emendamenti chiederà, in sostanza, di integrare il provvedimento.

Spiega il capogruppo Alvaro Ancisi: "Siccome il provvedimento rinvia al 28 febbraio prossimo il pagamento per il 2013 della maggiorazione di 30 centesimi il metro quadrato dovuto allo Stato, che rappresenta in realtà l’onere più gravoso richiesto alla cittadinanza dall’ex Tares, la giunta comunale deve impegnarsi ad acquisire dall’agenzia Atersir, composta dai Comuni del territorio provinciale e dalla Provincia stessa, l’assicurazione che nell’esercizio 2014 non gravino sulle tariffe imposte alla cittadinanza anche i mancati ricavi di Hera, gestore del servizio, e i costi subiti da Hera stessa per la smobilitazione, a meno di due mesi dalla chiusura dell’esercizio 2013, del complesso apparato organizzativo messo in campo per l’applicazione della Tares e per l’approntamento del nuovo apparato necessario per l’applicazione della Tia. Va peraltro considerato che i grandi vantaggi prospettati dal sindaco, anche con tabelle prospettiche, a favore dei cittadini, oltre a non tener conto dei 30 centesimi per metro quadrato dovuti allo Stato che tutti dovranno pagare di qui a poco, si riferiscono solo a determinate categorie di contribuenti, non considerando che, a parità di piano finanziario, altre categorie subiranno, di conseguenza, dei rincari".

Prosegue l'esponente di Lista per Ravenna: "Il decreto 102 consente di equiparare all’abitazione principale le abitazioni di più comune classificazione concesse in comodato a figli o genitori che le utilizzano come abitazione principale, disponendo anche che ciascun Comune dovrà definire i criteri e le modalità per l'applicazione dell'agevolazione in questione, compreso il limite dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee) al quale subordinare la fruizione del beneficio. In tal modo, a seguito dell’impegno del Governo di abolire l’Imu prima casa per tutto il 2013, le abitazioni così individuate verrebbero esonerate dal pagamento di questa tassa".

"Anche per loro, come per tutte le altre prime case, il 5 per mille, pari all’aliquota originaria stabilita dalla legge per le abitazioni principali, rispetto al 10,2 preteso dal Comune di Ravenna, sarebbe rimborsato al Comune stesso dallo Stato - aggiunge Ancisi -. Di qui, la nostra richiesta di modificare, entro il termine di legge del 30 novembre, la regolamentazione tributaria e il bilancio di previsione 2013, affinché siano equiparate all’abitazione principale le abitazioni concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, definendo i criteri e le modalità per l'applicazione di tale agevolazione".

"Questa proposta è suffragata anche dal fatto che nel bilancio 2013 il consiglio comunale aveva inserito, già da giugno, un fondo di 400 mila euro destinato a rimborsare l’Imu alle famiglie meno abbienti che hanno dato in uso gratuito un loro alloggio a figli o genitori: soldi che sono rimasti in cassa senza essere spesi - conclude Ancisi -. Lista per Ravenna regolerà il proprio voto sul provvedimento in base all’accettazione dei propri emendamenti".

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