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"Turismo e urbanistica in gara. Banditi gli interessi pubblici"

" Renzo Piano, diversi anni fa, in un intervento pubblico a Piacenza, parlò degli articoli 18 come concezioni urbanistiche non solo inutili, ma dannose"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Alla disperata ricerca di qualcosa di "nuovo" fra gli atti di questa Amministrazione, in materia di pianificazione a lunga, se non di governance, scruto giornalmente il cielo in attesa di vedere almeno segnali di fumo. Ciò che noto, è la solita modalità di politica elettorale. Esempio lampante ne sia il recente Bando per il Turismo, così come quello relativo al 2° POC (Piano Operativo Comunale). Perché poi rivolgersi direttamente ai portatori di interessi singoli, forse siamo un comitato elettorale permanente? Se programmazione deve essere, si parta da un disegno di lungo periodo che tracci i cardini degli interessi pubblici votati allo sviluppo virtuoso di questa città. Se bando deve essere, come giusto che sia, si faccia un concorso di idee per architetti under 35. Se visione ordinata deve essere e che tuteli gli interessi di tutti, si coinvolgano le associazioni e gli ordini professionali. Poi, perché un mese di tempo, come se qualcuno abbia già una squadra pronta, allenata da mesi, o tema che la befana rubi le mele stese in soffitta mentre scende dal camino? Di più. La nuova legge urbanistica regionale, ormai nota anche perché ricalca quella nazionale proposta da Monti nel 2013, fa la cremazione della legge n. 20/2000 e disperde al vento le ceneri di PSC (Piano Strutturale Comunale) e POC. In pratica, cancella il medioevo per tornare al rinascimento. Renzo Piano, diversi anni fa, in un intervento pubblico a Piacenza, parlò degli articoli 18 come concezioni urbanistiche non solo inutili, ma dannose. Se il nostro obiettivo dichiarato è evitare il consumo del territorio, perché allora non tocchiamo gli articoli 18 attuali, che hanno vinto tutti i festival del contrario, anziché sollecitarne di nuovi? Dov'è un'idea di Ravenna al 2030? Forse, opere pubbliche farsa richieste da nuovi articoli 18 è quel che ci serve? Magari una replica dell'S15 di Lido di Dante, che titola "Spostamento del Camping Ramazzotti", ma non se ne vede l'ombra nel progetto; oppure l'S22, 70 ettari di area industriale a S. Michele, in mezzo alla campagna! Se poi a settembre, come sarà, spariscono gli art. 18, cosa stiamo dando l'ultima boccata di ossigeno alla speculazione? Non vorrei che nottetempo, secondo le modalità più recenti dell'Amministrazione, spuntasse in piazza Kennedy una lapide con epitaffio. Questa volta però scritto dai cittadini di questa città".

Pasquale Minichini (portavoce Lista per Ravenna)

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