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Ravenna verso le elezioni, Vandini storce il naso sull'alleanza Pd-M5S: "De Pascale rifletta"

Pietro Vandini, coordinatore di Italia in Comune, storce il naso in merito ad un'eventuale alleanza tra Pd e il Movimento 5 Stelle, seguendo il patto governativo di Roma

Il 2021 scade il mandato dell'attuale giunta guidata da Michele De Pascale, con i ravennati chiamati ad eleggere il nuovo sindaco. Sotto traccia si lavora già in vista della chiamata alle urne. Pietro Vandini, coordinatore di Italia in Comune, storce il naso in merito ad un'eventuale alleanza tra Pd e il Movimento 5 Stelle, seguendo il patto governativo di Roma. "Ritengo che la scelta dei partecipanti alla coalizione, soprattutto in una piazza priva di bagarre politica come Ravenna - la forza della maggioranza è tanto importante da rendere la prossima competizione politica cittadina priva di tensione, tensione invece estremamente presente in quella opposizione squarciata e senza la capacità di proporre un'alternativa degna di essere presa in considerazione - debba essere improntata sulle teste, sulle idee, sul buonsenso e soprattutto sul coraggio", premette Vandini.

"Il coraggio di cambiare, di optare scelte sfidanti in favore del nostro territorio, di mettere in discussione i gangli della politica nazionale - aggiunge -. Gli obiettivi
devono essere importanti e per raggiungerli ci vuole la capacità di amministrare, ci vogliono cuore e competenza, non slogan. Questo genere di apertura segue questi dogmi? O si limita semplicemente alla mera conta dei voti? Gli alleati che si stanno scegliendo sono davvero in grado di fornire freschezza ed idee o ci apprestiamo all'ennesima recita di personaggi distruttivi che fanno della denuncia fine a sé stessa il loro cavallo di battaglia? Mi auguro sinceramente che il sindaco De Pascale rifletta attentamente sull'opportunità di fornire al Movimento 5 Stelle l'ultimo appiglio per non sparire definitivamente, poiché il prezzo da pagare potrebbe essere davvero caro. Per tutti noi".

Azione Ravenna

Della stessa opinione anche Filippo Govoni, referente di Azione Ravenna, partito fondato da Carlo Calenda: "L’apertura ai 5 stelle del Sindaco di Ravenna, De Pascale, non ci stupisce purtroppo. Questa strategia di rafforzamento dell’asse PD-5stelle, pur avendo dimostrato tutti i suoi limiti nelle ultime elezioni amministrative, dove in quasi nessun caso la compagine di Casaleggio è stata determinante, sembra essere l’unico obiettivo chiaro della segreteria Zingaretti di cui Michele De Pascale è uno dei maggiori sostenitori".

“Quello che vogliamo affermare è una visione di lungo respiro per la città. Il recupero della Darsena è importante e rientra in un progetto di sviluppo che funzionerà solo se supportato da un vivace crescita economica del territorio - prosegue Govoni -. Residenze, commercio, terziario, senza una strategia di sviluppo economico basato sulle attività produttive , sulla ricerca, sulla creazione di un ecosistema favorevole agli investimenti industriali che possa generare lavoro, rischia di rimanere un libro dei sogni. In quest’ottica devono essere spesi i soldi provenienti dall’Europa” continua Govoni. “Poi ci sono le periferie che non si chiamano Darsena, le frazioni che hanno bisogno di ritrovare la propria identità e la propria dignità. In queste zone il decoro urbano, che passa anche dai parchi e dal verde già esistente, spesso è in condizioni non accettabile”

"Quando l'attività economica si disconnette dalla comunità inizia la disgregazione sociale" ha affermato  l’economista indiano Raghuram Rajan, alle Giornate di Bertinoro 2020 in corso in queste ore. "Il contributo di Azione vuole caratterizzarsi dal pragmatismo delle idee messe in campo, perché l’asse PD-5 stelle, come succede spesso anche nelle politiche di Governo, rischia di lasciare troppo spazio alla demagogia e troppo poco spazio alla realtà che ci circonda ed a soluzioni pratiche che mirano al miglioramento costante del territorio che abitiamo", conclude. 

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