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Referendum, Ancisi (LpRa): "Dietrofront del Governo sulla mascherina, ma per gli scrutatori è obbligatoria"

Ancisi sottolinea il "clamoroso dietro front" del Governo che ha disposto l’uso non obbligatorio, ma solo "fortemente raccomandato" della mascherina per l’accesso degli elettori ai seggi

Mascherine sì, mascherine no. Dopo aver commentato negativamente il “Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie per l’anno 2022”, il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, torna a parlare del referendum di domenica e dell'utilizzo della mascherina. Nella serata di mercoledì, infatti, i ministri Lamorgese e Speranza hanno compiuto "un clamoroso dietro front disponendo l’uso non più obbligato, ma solo 'fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto' - rileva Ancisi - Pietoso, come giustificazione laconica, il 'mutato quadro epidemiologico'".

"Ma attenzione - prosegue il consigliere comunale - salvo un altro contrordine, il Protocollo dell’11 maggio resta in vigore per tutto il resto, compresa l’altra norma da me contestata: 'I componenti dei seggi durante la permanenza del seggio, devono indossare la mascherina chirurgica, dispositivo che deve essere sostituito ogni 4-6 ore e comunque ogni volta risulti inumidito e sporco o renda difficoltosa la respirazione'. Per gli scrutatori si fa sopravvivere ad oltranza l’emergenza sanitaria Covid-19, nonostante il sopraddetto miglioramento generale del quadro epidemiologico da almeno un mese".

"Per la serenità e la funzionalità delle operazioni elettorali, vale ancora la proposta che ho rivolto all’ufficio Elettorale del Comune di Ravenna martedì scorso. Per evitare che alcuni scrutatori designati rinuncino in questi ultimi giorni all’incarico, con difficoltà anche a sostituirli, o che insorgano discussioni all’interno dei seggi sulla sostenibilità di tenere ininterrottamente la mascherina per 17-20 ore, sarebbe bene rappresentare ai presidenti di seggio l’opportunità di condividere con gli scrutatori l’uso della mascherina attraverso un’organizzazione flessibile delle presenze e delle uscite dal seggio stesso - conclude Ancisi - dato che devono essere sempre presenti tre componenti (tra cui il presidente o il vice), non tutti quattro". 

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